"Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i candidati che ieri hanno consegnato le firme e che, ultimate le operazioni della Commissione per il Congresso, si contenderanno la leadership del Pd".
"La crisi di consenso di questa maggioranza sarà più rapida del previsto e ci sarà bisogno di una alternativa prima di quanto si pensi", ha detto Paolo Gentiloni a Palermo per presentare il suo libro.
In questa legislatura è il primo caso. e non sarà probabilmente l'ultimo .Malato di Sla, il deputato Matteo Dall'Osso (foto) ha lasciato il M5S dopo la bocciatura di un suo emendamento alla manovra per potenziare il fondo per disabili.
L'ex ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda chiarisce, negandole, le voci che lo vedono attivo per costruire un nuovo movimento politico:
Mentre continua lo scontro sulla Tav tra l'Europa e la parte 5 Stelle del governo, la Lega decide di aprire il dialogo con il fronte delle imprese, il cosiddetto 'partito del Pil' che lunedì si è riunito a Torino per il 'sì' all'opera e alle infrastrutture.
Marco Minniti potrebbe rivedere la sua intenzione di candidarsi al congresso Pd. Si tratta soltanto di un'ipotesi, al momento. Ma diverse fonti che stanno seguendo da vicino la costruzione della candidatura dell'ex ministro confermano che c'è una fase di stallo.
Si terranno domenica 3 marzo le primarie del Pd. Un anno dopo la sconfitta elettorale alle politiche. La Direzione del Partito democratico ha approvato il regolamento per il congresso che fissa, tra gli altri punti, anche la data in cui verrà scelto il segretario.
Il doppio fronte Sì Tav, quello istituzionale capitanato da Sergio Chiamparino e quello della società civile guidato dalle 7 'madamin' animatrici della manifestazione del 10 novembre (foto), viaggia ad alta velocità.
''È ora giunto il momento di una semplice domanda alla società: volete affidarvi alle fake news e a teorie fuorvianti o siete pronti a salvare le vite dei bambini, perché è assolutamente inutile avere solo dibattiti, dibattiti e dibattiti, abbiamo bisogno di azioni''.
Altolà del ministro dell'Interno Matteo Salvini sul decreto sicurezza."Il Dl sicurezza serve al Paese. Se entro il 3 dicembre non passa salta tutto e mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro".