LASCIA UN’OFFERTA MA “È SOLO PER I POVERI ITALIANI”
Nei giorni scorsi in una parrocchia a Venezia è arrivata una busta con dei soldi nella cassetta della Caritas. Fa discutere molto la premessa scritta nero su bianco nel pacchetto: “Soldi pro anziani, malati, al freddo o alla fame, italiani da sempre, in primis! Gli stranieri per ultimi!”. Replica il parroco don Gino Cicutto,: “Queste parole ripropongono slogan che siamo abituati a sentire, ma non hanno niente a che fare con la fede e la vita cristiana, che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza”. Inoltre prosegue dicendo: “La persona che ha scritto queste parole deve interrogarsi seriamente sul suo essere cristiano e, se non è d’accordo su ciò che è la vera carità, può passare per la canonica a riprendersi la sua offerta”.
Aiutiamoli nel loro Paese di origine
“Aiutiamoli nel loro Paese di origine”, come un mantra questa frase viene ripetuta da politici o comuni cittadini per tentare di trovare “la soluzione” al problema dei migranti, ma nel concreto poco viene fatto, continuando ad affidare queste genti alle associazioni o cooperative in attesa del giudizio della commissione esaminatrice. L’associazione Don Bosco 2000, precorrendo i tempi, ha programmato interventi, non solo per l’accoglienza e l’integrazione, ma anche per creare una condizione di sviluppo economico in Africa.