Non pensavo che sarei mai arrivata a difendere Rocco Casalino. Ma siccome non c’è niente di più odioso dell’umorismo sulla sessualità e sull’omosessualità delle persone, ne sono costretta. Ho visto gente (gente di sinistra eh?), dopo la valanga mediatica degli ultimi giorni che ha travolto Casalino, pubblicare, con fare divertito e ironico, foto di lui con il compagno al mare, che si depila, in posa circondato da un gruppo di maschioni depilati e fisicati e via dicendo.
Ritengo sia un atteggiamento pessimo. Se questa è la strategia che “noi” di sinistra abbiamo scelto per opporci al peggior governo di sempre - pericoloso e incapace - non abbiamo capito davvero niente. E la batosta del 4 marzo non l’abbiamo ancora incassata.
Non me ne frega niente del passato di Casalino al Grande Fratello. Non me ne frega niente se si depila le ascelle come fanno le donne o se è omosessuale. Mi preoccupa piuttosto vedere un Paese che, anche grazie a Casalino, si sta sgretolando. E mi preoccupa sopratutto se la sinistra resta a guardare. O peggio, si mette a ridere