E' avvenuto ieri l'incontro tra il CSAG, il Comitato Pro referendum Piazza Armerina, Comitato per i liberi consorzi e il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per far chiarezza sulla tanto attesa riforma dei Liberi Consorzi e Città metropolitane.
Di seguito, il comunicato stampa congiunto del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina, Comitato Liberi Consorzi Niscemi e Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese.
"Stringono i tempi per la riforma dei Liberi Consorzi e Città Metropolitane, e dopo svariati incontri, oggi a Caltanissetta, alla fine dell’incontro con i sindaci, i comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, hanno incontrato il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.
Crocetta ha fatto subito il punto della situazione: “Il Parlamento è propenso a non aumentare il numero dei Liberi Consorzi, quindi indirizzato a mantenere 3 Città Metropolitane, coincidenti con le ex Province e sei Liberi Consorzi”.
A questo punto possiamo affermare che, i Liberi Consorzi di “Libero” non avranno nulla, se non il nome, in realtà saranno “Consorzi Coatti”. Ma anche la città Metropolitana che coincide con l’intero territorio della ex Provincia è sproporzionata, se si considera che le tre province più estese della Sicilia sono proprio le tre Città Metropolitane, che a quel punto assumerebbero più la dimensione del Libero Consorzio più che quella Metropolitana.
Ma a tutto questo, c’è l’intenzione, di garantire a quei comuni che hanno scelto di cambiare Consorzio, e quindi hanno svolto delibera di adesione a maggioranza qualificata e referendum confermativo, di veder confermate le loro scelte.
In tutto sono quattro comuni, quindi non cambia molto in realtà, si tratta di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, che hanno liberamente scelto di aderire al Libero Consorzio di Comuni di Catania e Licodia Eubea che ha scelto di aderire al Libero Consorzio di Comuni di Ragusa.
Mentre nulla cambia per la scelta di Licodia Eubea, per Gela, Piazza Armerina e Niscemi, si tratterebbe di trovarsi dentro la Città Metropolitana di Catania, visto che il Libero Consorzio di Comuni di Catania verrebbe inglobato da quest’ultima.
Ovviamente la soluzione ottimale è quella del Libero consorzio di Catania, però dobbiamo fare i conti con un parlamento ostinato a non voler cambiare nulla, quindi tra il non cambiare nulla e ritrovarsi insieme Gela, Piazza Armerina, Niscemi, con i comuni a sud di Catania, come Caltagirone, Mirabella, San Michele di Ganzaria, San Cono, Mazzarrone ecc., ovviamente la scelta non può che essere la seconda, ovvero trovarsi insieme nella stessa area, dall’interno lavorare insieme per avere una maggiore autonomia e libertà, proprio come sostenuto, negli incontri svolti con i Comitati delle tre cittadine, dal Presidente ANCI Sicilia Leoluca Orlando, nonché Sindaco di Palermo e da Enzo Bianco Sindaco di Catania.
Questi territori (Davide) hanno conquistato un diritto, si sono e si stanno impegnando al massimo per completare l’iniziativa, mentre il Parlamento Regionale (Golia) si è inceppato su questa riforma proprio per le “libere” scelte effettuate da questi territori".