Una decisione attesa da tempo, quella presa dal consiglio comunale di Piazza Armerina riguardo adesione all'area Metropolitana di Catania. Arriva proprio lo scorso lunedì l'approvazione. 

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L'opinione di Tommaso GUARINO, SEGRETARIO TERRITORIALE CISL

L'approvazione da parte dell'Ars della nuova legge sui liberi consorzi dei comuni per il nostro territorio e' un fatto positivo. Finalmente si volta pagina.
La nuova legge dà nuove opportunità di crescita ai territori,solamente se questi, con le varie rappresentanze, avranno la capacità di restare uniti, di fare squadra e proporre un nuovo modo di rappresentare, progettare il futuro del territorio. È proprio per questo che bisogna evitare di dividersi, poiché la divisione non porta benefici a nessuno, anzi.
Ad esempio, il comune di Piazza Armerina guarda all'ipotesi di adesione alla città metropolitana di Catania, in quanto la normativa della costituzione dei liberi consorzi consegna ad esso una chance di riscatto.

Su questa decisione " separatista" pesano le scelte del passato e la marginalizzazione con cui sono stati trattati molti comuni e i loro abitanti.
Credo che, al di là dei diversi punti di vista, bisogna interrogarsi sui perché.
Mi auguro che il ceto politico di Piazza Armerina, nelle scelte che andrà ad operare, discutendo serenamente, tenga conto degli interessi dei cittadini e auspico che i Piazzesi scelgano di rimanere assieme al resto dei comuni delle aree interne.
Penso che sia arrivato il momento in cui tutte le persone di buona volontà devono fare sinergia per affrontare le difficoltà, poiché queste non risolvono il problema di una convivenza forzata per legge.
Bisognerebbe mettere da parte i campanilismi e ricercare ciò che unisce e non ciò che divide.
Dobbiamo creare le condizioni tutti assieme, forze sociali, imprenditoriali, istituzioni, affinché tutto il territorio della ex provincia di Enna diventi protagonista di una nuova stagione delle aree interne della Sicilia, guardando al futuro con la consapevolezza che il passato, con i suoi protagonisti, non tornerà, ma che si possono aprire nuove frontiere nell'interesse dei cittadini tutti ma sopratutto delle nuove generazioni.

Altro aspetto importante, per realizzare un progetto di rilancio di tutto il territorio della ex provincia di Enna, e' la richiesta che, a mio avviso, il nuovo libero consorzio dovrebbe avanzare per far parte delDistretto Sud-Est di Catania, Siracusa e Ragusa. Strumento giusto e idoneo per valorizzare e far crescere tutta l'area.

Ritengo che un libero consorzio dei comuni forte, a mio avviso, dovrebbe comprendere tutti i 20 comuni della ex provincia che mantengano ognuno la propria identità, anche storica e sociale, ma che guardino a un unico obiettivo, quello dello sviluppo condiviso.

Il nuovo libero consorzio dovrà essere centro di condivisione, programmando e progettando con tutti i comuni piani di sviluppo strategici con visioni caratterizzanti l'economia del territorio e le peculiarità sociali in una visione europea e non localistica.

Infine, mi auguro che a novembre il libero consorzio assuma piena agibilità istituzionale con l'elezione dei propri organi di governo, eche si proceda immediatamente al confronto con il sindacato per rendere più efficienti i servizi alla comunità nel territorio e per realizzare una progettualità per migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.

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E' avvenuto ieri l'incontro tra il CSAG, il Comitato Pro referendum Piazza Armerina, Comitato per i liberi consorzi e il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per far chiarezza sulla tanto attesa riforma dei Liberi Consorzi e Città metropolitane. 

Di seguito, il comunicato stampa congiunto del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina, Comitato Liberi Consorzi Niscemi e Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese.

 

"Stringono i tempi per la riforma dei Liberi Consorzi e Città Metropolitane, e dopo svariati incontri, oggi a Caltanissetta, alla fine dell’incontro con i sindaci, i comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, hanno incontrato il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

Crocetta ha fatto subito il punto della situazione: “Il Parlamento è propenso a non aumentare il numero dei Liberi Consorzi, quindi indirizzato a mantenere 3 Città Metropolitane, coincidenti con le ex Province e sei Liberi Consorzi”.
A questo punto possiamo affermare che, i Liberi Consorzi di “Libero” non avranno nulla, se non il nome, in realtà saranno “Consorzi Coatti”. Ma anche la città Metropolitana che coincide con l’intero territorio della ex Provincia è sproporzionata, se si considera che le tre province più estese della Sicilia sono proprio le tre Città Metropolitane, che a quel punto assumerebbero più la dimensione del Libero Consorzio più che quella Metropolitana.
Ma a tutto questo, c’è l’intenzione, di garantire a quei comuni che hanno scelto di cambiare Consorzio, e quindi hanno svolto delibera di adesione a maggioranza qualificata e referendum confermativo, di veder confermate le loro scelte.
In tutto sono quattro comuni, quindi non cambia molto in realtà, si tratta di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, che hanno liberamente scelto di aderire al Libero Consorzio di Comuni di Catania e Licodia Eubea che ha scelto di aderire al Libero Consorzio di Comuni di Ragusa.
Mentre nulla cambia per la scelta di Licodia Eubea, per Gela, Piazza Armerina e Niscemi, si tratterebbe di trovarsi dentro la Città Metropolitana di Catania, visto che il Libero Consorzio di Comuni di Catania verrebbe inglobato da quest’ultima.
Ovviamente la soluzione ottimale è quella del Libero consorzio di Catania, però dobbiamo fare i conti con un parlamento ostinato a non voler cambiare nulla, quindi tra il non cambiare nulla e ritrovarsi insieme Gela, Piazza Armerina, Niscemi, con i comuni a sud di Catania, come Caltagirone, Mirabella, San Michele di Ganzaria, San Cono, Mazzarrone ecc., ovviamente la scelta non può che essere la seconda, ovvero trovarsi insieme nella stessa area, dall’interno lavorare insieme per avere una maggiore autonomia e libertà, proprio come sostenuto, negli incontri svolti con i Comitati delle tre cittadine, dal Presidente ANCI Sicilia Leoluca Orlando, nonché Sindaco di Palermo e da Enzo Bianco Sindaco di Catania.
Questi territori (Davide) hanno conquistato un diritto, si sono e si stanno impegnando al massimo per completare l’iniziativa, mentre il Parlamento Regionale (Golia) si è inceppato su questa riforma proprio per le “libere” scelte effettuate da questi territori".

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30 Maggio 2015. Presso la Sala delle luci del comune di Piazza Armerina, su invito del Sindaco Filippo Miroddi, il sen. Enzo Bianco è venuto a Piazza Armerina per incontrare i rappresentanti dei Liberi Consorzi - di Piazza Armerina, Niscemi e Gela - per parlare del tema scottante dell'adesione dei suddetti comuni all'adesione alla città Metropolitana di Catania.

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La lettere, inviata oggi a mezzo raccomandata a/r al Presidente della Regione Siciliana - l'on. Rosario Crocetta - è una vera è propria esortazione a presentare il "previsto" disegno di legge all'Ars.

 

"Ora tocca a Lei". E' questa l'apertura della lettera congiunta che vede come firmatari  il Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina, il Comitato Liberi Consorzi Niscemi e il Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese. La lettere, inviata oggi a mezzo raccomandata a/r al Presidente della Regione Siciliana - l'on. Rosario Crocetta - è una vera è propria esortazione a presentare il "previsto" disegno di legge all'Ars. Non mancano le esplicite preoccupazioni riguardo la necessità di arrivare ad una definizione di legge possibile proprio perchè la Sicilia ed i suoi territori hanno bisogno di certezze e di stabilità per dare slancio al tanto invocato e necessario sviluppo.

Di seguito, in veste originale, la lettera.

"Onorevole Presidente, ora tocca a Lei.

L'art 15 della legge regionale 24 marzo 2014, n. 8, relativa all'istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Citta' metropolitane, al comma 2 recita: E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

Tale ultimo comma dell'ultimo articolo della legge citata, nell'imporre l'obbligo, a “chiunque”, di rispettare la medesima Legge, evoca, senza alcun dubbio, il più volte, da Lei, invocato, proclamato e ricercato principio di legalità.

Orbene nella stessa legge regionale 24 marzo 2014, n. 8 al comma 6 dell'articolo 2 vi è scritto che Decorso il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge - abbondantemente scaduto e superato - il Governo della Regione, che Lei presiede, Signor Presidente, presenta all'Assemblea regionale siciliana il disegno di legge che individua i territori dei liberi Consorzi, prevedendo le eventuali modifiche territoriali conseguenti all'applicazione del presente articolo.

A questo punto, Signor Presidente, dopo che anche l'Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, in osservanza alla Legge e nel rispetto del principio di legalità, ha pubblicato sulla GURS n. 20 di venerdì, 15 maggio 2015, l'elenco delle delibere di consiglio comunale pervenute al Dipartimento regionale delle autonomie locali ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella L.R. 24 marzo 2014, n. 8, ora che nulla osta, tocca a Lei Signor Presidente!

E ora che è giunto il momento siamo certi che anche il Governo regionale, da Lei presieduto, adempirà all'ultimo atto e presenterà all'ARS il previsto disegno di legge, di cui al comma 6 dell'articolo 2 sopra richiamato.
Ciò al duplice fine di non mortificare e violare il cennato principio di legalità, ma ancor di più per dare alla Sicilia l'esempio ed il segno che la legalità in Sicilia, nel Suo Governo, è sempre al primo posto.

La presente pertanto, Signor Presidente, per chiedere a gran voce di non attendere oltre affinché si possa arrivare alla definizione della legge sui liberi consorzi di comuni nel più breve tempo possibile poiché la Sicilia ed i suoi territori hanno bisogno di certezze e di stabilità per dare slancio al tanto invocato e necessario sviluppo."

In allegato è possibile scaricare la lettera

 

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