Di Battista sedicente cooperante è "persona non gradita" in Messico e Sud America

In Messico e in Sud America sta montando la protesta contro Alessandro Di Battista a causa, si legge nei principali social network "delle politiche razziste e fasciste sostenute dal governo Lega-M5S" dalle quali non solo non si è mai dissociato ma le ha giustificate anche durante il suo tour americano.
La causa è l'ultima "prelibatissima spremuta d’umanità", dal titolo I nuovi zapatisti con la Coca Cola, pubblicato domenica scorsa sul Fatto Quotidiano.
All’inizio dell’articolo Di Battista racconta di come è riuscito ad entrare nella comunità autonoma zapatista di Oventic. Dibba ha detto di essere «un volontario in una comunità in Guatemala" omettendo però di dire di essere anche un ex deputato del principale partito di governo italiano e non ha detto di essere un giornalista che stava facendo un reportage.
Sarebbe stato infatti difficile difficile giustificare come il M5S di cui, anche se non è deputato Dibba è magna pars,è a favore della “chiusura dei porti” alle ONG e sostenga il Decreto Sicurezza di Salvini che dà un giro di vite alla concessione della protezione umanitaria. Va anche ricordato che quando il M5S parlava di ONG “taxi del mare” Di Battista era ancora deputato.
Sul web gira una sorta di foto segnaletica di Di Battista per avvertire “le comunità” latinoamericane della presenza nell’area dell’esponente politico di un partito che fa parte del “governo razzista e di ultradestra italiano” e che si presenta come “un cooperante di sinistra” ma che in realtà è “leader del M5S” partito che sostiene “posizioni fasciste e razziste e cotnro i migranti africani, asiatici e latinoamericani”.