"Nel decreto in vigore ci sono soprattutto tante misure concrete per la città, per i suoi abitanti, per le imprese e per il porto. Misure che rafforzeremo ulteriormente in Parlamento". Così su Facebook, a proposito del Decreto Genova, il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.
"E' dal 14 agosto che sto lavorando duro - aggiunge - e senza sosta per ridare a Genova e ai Genovesi la dignità che meritano. E soprattutto un ponte solido il più presto possibile".
"Daremo a Genova e all'Italia tutte le risposte che meritano nel minor tempo possibile", assicura il ministro, che rassicura anche sulle prerogative del commissario. "Avrà pieni poteri e risorse per ricostruire il ponte, saltando le normali pastoie burocratiche - dice -. E grazie al decreto sarà blindato dal punto di vista giuridico, per cui potrà agire senza il timore di possibili ricorsi".
Replica il governatore ligure Giovanni Toti dal suo profilo Fb: "Caro ministro Toninelli se come scrive su Facebook vuole davvero ridare dignità ai genovesi, cominciamo evitando di proporre ponti dove giocare a bocce e fare grigliate. Dignità fa rima con verità. Genova e la Liguria vogliono ascoltare impegni veri". Il ministro in un post aveva scritto, tra l'altro: "E' dal 14 agosto che sto lavorando duro - aggiunge - e senza sosta per ridare a Genova e ai genovesi la dignità che meritano".
Poi Toti sulla sua pagina Fb: "Perché il Decreto non contiene i fondi per il Terzo Valico ferroviario? Anzi, perché sono bloccati anche fondi già stanziati? I liguri vogliono quell'opera così come la vogliono tutte le imprese del nord-ovest. Caro Ministro come si permette di metterla in discussione?". E poi, prosegue Toti "chi pagherà la Gronda di Ponente? Quel cantiere avrebbe dovuto partire nei primi 3 mesi del 2019 quindi tra 120 giorni da oggi. Stiamo aspettando il suo impegno affinché i tempi vengano rispettati".
(ANSA)