Michael Moore: Salvini è razzista e bigotto

"Sono a Roma da cinque giorni - ha spiegato il regista americano Michael Moore (foto) durante il lungo incontro con il pubblico del festival del cinema - e ho avuto modo di guardare la televisione italiana. Mi è stato subito chiaro che Salvini e Di Maio sono così popolari perché fanno ridere.

Anche se da ridere non c'è proprio nulla. È quello che è accaduto anche negli Stati Uniti con Donald Trump. Tutti si sono messi a ridere quando ha detto che voleva candidarsi alla presidenza, la stampa non ha prestato attenzione. I media non vivono per strada, non parlano con la gente, stanno in una bolla e raccontano ciò che vogliono: in questo modo svolgono un grande ruolo nell'instupidire la gente". Un clima politico in cui Moore non si riconosce, essendo cresciuto con un padre operaio felice di votare Kennedy proprio perché lo riteneva una persona più istruita e preparata di lui.
Il popolo, secondo Moore, ha sempre meno mezzi per comprendere la realtà. "Negli Stati Uniti si paga circa 150mila dollari per studiare all'università, vengono chiuse le biblioteche e si tolgono fondi allo studio: in questo modo si rincretinisce un'intera nazione", ha detto. "Penso che sia accaduto anche qui in Italia con le elezioni di Berlusconi e Salvini", ha continuato durante l'incontro pubblico. Poi, quando escono fuori i temi dell'immigrazione e dell'omosessualità, va dritto al punto: "Salvini è razzista e bigotto". Ma a portare lui e Trump al governo non è stata solo la loro abilità comunicativa: la colpa principale, per Moore, sta soprattutto nell'incapacità della sinistra di avere una chiara identità e di mostrarsi di supporto alla gente nel momento del bisogno. "Sembra - ha dichiarato - che la sinistra abbia paura a definirsi di sinistra, per questo dicono di essere di 'centro' e si spostano a destra. Non sanno chi sono ma chiedono comunque di essere votati".
(La Presse)