Le persone che vengono qui hanno una storia, e partono per avere una vita migliore. Quindi inserire questo tema all’interno di un decreto sulla sicurezza significa, anche a livello di opinione pubblica, associare queste persone a un problema di sicurezza sociale che non c’è”.
“Ci sono tante storie positive in Italia, di integrazione, di successo di cui non si parla mai- ha proseguito Lodesani- Secondo me è responsabilità di tutti, anche dei giornalisti, iniziare a farlo, cambiando completamente la dialettica e la narrazione sulla migrazione”.
Il decreto Salvini secondo Lodesani: “Va a minare un sistema di accoglienza già fragile, sia sospendendo le possibilità di chiedere l’asilo per motivi umanitari, sia riducendo e limitando lo Sprar, senza parlare dei tempi prolungati di detenzione nei centri per i rimpatri. La tendenza è smantellare un sistema già fragile di accoglienza. Noi da una lato chiediamo a tutti gli Stati europei di assumersi le proprie responsabilità, e all’Italia in particolare di sviluppare politiche di accoglienza, che poi sono quelle che hanno un impatto sul futuro. Perché se le persone non sono accolte, e non vengono integrate, creano disagio sociale che crescerà invece di diminuire”.
Lodesani ha inoltre ricordato che Medici senza frontiere “offre in media ogni anno 10 milioni di visite mediche, e registra 800mila ospedalizzazioni in tutti e 72 i Paesi in cui opera. Per questo ci sembra incredibile che un continente come l’Europa, di oltre 500milioni di abitanti, si incastri e non riesca a trovare una soluzione per poche migliaia di persone″.
(Dire)