Minori migranti. Unicef: Il 57% costretto a fuggire a causa di conflitti e violenze, il 44% da soli

Il rapporto si basa su un’analisi delle informazioni raccolte nei tre mesi passati attraverso un sondaggio online su circa 4.000 giovani e migranti che si sono così autoidentificati (65% maschi, 35% femmine). I risultati del sondaggio evidenziano le maggiori carenze nel supporto e nei servizi disponibili per i giovani migranti: il 57% di coloro che hanno risposto è stato costretto a lasciare il suo Paese a causa di conflitti o violenze; il 44% ha lasciato da solo il suo paese natale, il 49% tra i ragazzi e il 37% tra le ragazze; il 58% ha dichiarato di aver perso uno o più anni di scuola; fra coloro che hanno lasciato la loro casa a causa di guerra, conflitti o violenze, 8 su 10 hanno perso un anno o più di scuola, 4 su 10 hanno perso 4 anni o più; il 49% di coloro che hanno risposto ha detto di non aver visto un dottore quando ne aveva bisogno; il 38% non ha ricevuto aiuto da nessuno – famiglia, amici o istituzioni; il 65% delle famiglie era d’accordo sulla decisione di partire; solo 1 migrante su 2 consiglierebbe alla propria famiglia e amici di partire. Il 90% provenivano da Africa (27%), Asia (33%) ed Europa (29%). “Mentre i politici bisticciano sulla questione delle migrazioni, 4.000 bambini e giovani sradicati ci stanno dicendo che hanno bisogno di maggiore supporto”, ha dichiarato Laurence Chandy, dell’Unicef. “Dobbiamo fare un lavoro migliore per sentire e coinvolgere coloro le cui vite sono in bilico. Come mostra questo sondaggio, i bambini migranti ci possono insegnare tantissimo sui loro bisogni e vulnerabilità, se vogliamo ascoltarli”.
L’Unicef ha pubblicato i risultati del sondaggio sui giovani alla vigilia della Conferenza intergovernativa sul Global Compact per le Migrazioni (Gcm) a Marrakech, Marocco – quando i leader mondiali si incontreranno per adottare formalmente il primo accordo intergovernativo su un approccio comune a tutti gli aspetti delle migrazioni. Nel mondo, nel 2017, erano 30 milioni i bambini che vivevano fuori dal loro Paese d’origine, circa 12 milioni dei quali erano rifugiati e richiedenti asilo.