NERISSIMO

Venerdì 28 settembre 2018, ore 16,30. Ad un'ora dalla chiusura delle contrattazioni si può a buon diritto affermare che è stato un venerdi nero, nerissimo. Alla borsa di Milano l'indice Ftse Mib cede il 4.2%. Disastrosi i titoli bancari con Banco Bpm e Bper che lasciano oltre il 10%. Ubi e Unicredit oltre il 9%.
Lo spread tra btp e bund si è allargato a 276 punti.

Ecco cosa rischia l'Italia con la manovra approvata il 27 settembre dal CDM.

“Non sono preoccupato”. Così il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi di Maio, ha risposto chi gli chiedeva dell’aumento dello spread.
Il vicepresidente del consiglio e ministro degli interni invece è stato lapidario, muscolare e renziano: "i mercati se ne faranno una ragione. Se Bruxelles boccia la manovra noi tiriamo avanti".
Matteo Salvini, ormai è chiaro anche ad un bambino, persegue con determinazione il suo disegno sovranista che ha come obiettivo fare saltare l'Europa. Trattasi di una follia ma, ci piaccia o meno, è pur sempre un disegno politico.
Luigi Di Maio invece non sa neppure di cosa parla. Affermare di non essere preoccupato dell'allargamento dello spread del crollo della Borsa significa certificare la palese incompetenza e supponenza di un personaggio il cui unico obiettivo la tenuta elettorale del suo Movimento, costi quel che costi,non capendo che sta scavando la fossa al paese che dovrebbe governare.
Il Duo disgrazia fa danni ma tra i due il più pericoloso è Di Maio. Non ci sono dubbi.
Pare superfluo spiegarne le ragioni.   

E.P.