"Mi mangerei le mani per avervi votato".
E' quanto ha scritto in un post su un social un genovese esasperato dopo l'ultima sparata sul medesimo social del Ministro alle Infrastrutture Toninelli sull'ormai surreale questione della ricostruzione del ponte.
Per qualcuno sarà incantesimo, per altri (come chi scrive) incubo ma è ormai chiaro che le idiozie che quotidianamente costui e il suo Capo politico nonnchè Vicepremier pronunciano ogni giorno che Dio manda in terra, stanno scalfendo le granitiche certezze di non pochi tra coloro che solo settemesi fa hanno dato al M5s un consenso quasi plebiscitario stanno vebendo meno.
Lo dicono i sondaggi che settimanalmente segnalano la lenta e inesorabile discesa del gradimento degli elettori verso il MoVimento e lo presume chi ritiene che (come chi scrive) che gli italiani, per quanto incazzati (non senza ragione) si stiano cominciando a domandare se non si stava meglio quando si stava peggio.
Ovunque abbiano assunto responsabilità apicali i grillozzi hanno mostrato alcune, diciamo così, criticità strutturali che li rendono inabili a governare. Tali criticità hanno nomi: ignoranza, incompetenza, incapacità cronica e, per non farci mancare nulla, scarsa intelligenza.
Si perchè, per restare al prode Toninelli che, anzichè cercare di capire la complessità del dicastero di cui è titolare si gingilla a scrivere proclami sui social, poi puntualmente smentiti dai fatti, seminando invettive e portando esempi inappropriati, è di tutta evidenza che ci troviamo di fronte ad un incapace presuntuoso che neppure sa di ciò che parla. Non è il solo. L'elenco è lungo: da alcuni membri del governo che occupano ministeri chiave alle sindache di Roma e Torino. C'è poco da star sereni: codesti dilettanti con una protervia pari alla loro ignoranza stanno combinando disastri a cui occorreranno anni per mettere riparo.
Nel frattempo, che si spera non sia troppo lungo, contentiamoci di assistere al più che probabile rapido declino della più grande impostura politica del XXI secolo.
E.P.