ATTENTI A QUEI DUE

Quale sarà l'effetto sull'Europa futura del rinnovato asse franco-tedesco siglato ieri ad Aquisgrana (città dove, non a caso,è sepolto Carlo Magno)?

Nel medio e lungo periodo lo vedremo. I paesi aderenti al gruppo di Visegrad farebbero bene a preoccuparsi da subito.
Per l'Italia un effetto immediato già lo ha prodotto: il ritiro del contingente tedesco dalla missione Sophia il cui scopo è (anzi, era) quello di avviare sforzi sistematici per individuare, catturare e distruggere le navi ed attrezzature utilizzate o sospettate di essere utilizzate da contrabbandieri e trafficanti di migranti.
Un altro sfregio all'Italia salviniana. Il vicepremier fa spallucce: "non è un problema, facciamo da soli" e, tanto per tenere alta la tensione ha sparato un'altra bordata contro Macron" Alla presidenza francese c'è una persona che non corrisponde a quello che il popolo francese merita".
Scorrendo le quotidiane intemerate via social o a mezzo stampa e televisione è giusto domandarsi quali sostanze assuma la mattina il vicepremier e ministro dell'interno che, allo scopo di prastrellare voti alle prossime europee, non arretra di fronte a nulla, pronto a passare dalle parole ai fatti fino a riesumare e attuare l'odiosa pratica della deportazione come è successo al CARA di Castelnuovo di Porto dove non si è preoccupato nemmeno di comunicare ai richiedenti asilo scacciati ieri dove dovessero andare, al punto che hanno preso tutti la strada per la Stazione Termini, ignari del loro destino, profughi per due volte nel Paese dove avrebbero dovuto cessare di esserlo. Senza dire  dei bambini, che hanno dovuto lasciare la scuola dalla sera alla mattina.
Non si puà spiegare altrimenti tanta efferatezza e crudeltà nei confronti dei migranti e tanta spocchia e arroganza nei confronti dei partners europei. Se costui non assume sostanze ci troviamo di fronte a un soggetto con gravi problemi di igiene mentale che necessita di un intervento sanitario urgente.
Ormai, nel delirio quodidiano a base di minacce annunciate e attuate Salvini ha superato anche Trump ma mentre The Donald, ci piaccia o no, gli americanoi se lo sono votato, Salvini è il leader di un partito del 15% e si comporta come se fosse il padrone delle ferriere.
Non potrebbe seguitare in codesti comportamenti se non lo sostenesse con la sua consistente aliquota di obbedienti (salvo alcuni) parlamentari Luigi Di Maio, un giovane senza nè arte nè parte asceso ai vertici delle istituzioni per volontà di un buffone, che mercè un surreale "contratto" siglato si ingegna a provare a governare occupando senza costrutto un ministero strategico ed è unicamente preoccupato di demolire tutto ciò che ai suoi occhi di piccolo nullafacente frustrato appare come farina del diavolo. Si tratti di infrastrutture o di altro. O, e codesta è l'ultima genialata,  a inventarsi Lino Banfi all'Unesco (!!)
Nelle mani di costoro è finita la Repubblica italiana, i cui padri costituenti si staranno rivoltando nella tomba.
Non c'è da frasi troppe illusioni. Se dall'elettorato italiano, nel rinnovo del Parlamento europeo, non arriverà a questi due personaggi un chiaro segnale di stop, il futuro dell'Italia sarà segnato in negativo.
L’Italia sarà ancora più debole perché sarà più isolata in Europa.
(E.P.)