Raramente capita di non credere ai propri occhi quando si leggono affermazioni rese da personalità da cui tutto ti puoi aspettare meno che per l'appunto ciò che stai leggendo.
I sindaci di sinistra di Milano hanno storicamente offerto di sè e della città meneghina, molto più di altre città del Nord Italia, l'immagine dell'operosa solidarietà e dell'accoglienza.
Sindaci come Caldara, Greppi, Aniasi e Tognoli ci raccontano di una città operosa ma mai dimentica dei più deboli, dei bisognosi, di chi si trova in condizioni di disagio, indipendentemente dalla sua origine o provenienza.
Il quotidiano La Verità, organo ufficiale della destra xenofoba, pubblica oggi una sorprendente intervista del sindaco di Milano Giuseppe Sala (a destra nella foto) rilasciata a Mario Giordano, giornalista ben noto al grande pubblico per le sue posizioni razziste e xenofobe.
Intanto c'è da chiedersi perchè mai Sala abbia scelto un'interlocuzione simile. Non mancano i quotidiani che ambirebbero ad avere un'intervista esclusiva con il sindaco di Milano. L'arcano è spiegato con le parole al miele che, nel corso dell'amabile conversazione con Giordano, Sala spende nei confronti dei Governatori leghisti di Lombardia e Veneto. Parole non casuali in considerazione del fatto che la candidatura di Milano e Cortina d'Ampezzo per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 dovrà necessariamente vedere una stretta interazione tra loro. Il sindaco, che prima di essere un politico è un manager, dunque sta riposizionandosi al fine di entrare nelle grazie non solo dei due ma, c'è da supporre, anche del milanese Salvini. In futuro non si sa mai. Perchè, dice lui: "Sulle cose concrete non valgono le differenze politiche ma il buon senso". Già. Sulle cose concrete, cioè sui finanziamenti che dovrebbero affluire per l'organizzazione dell'evento sportivo.
E, a proposito di buon senso, quale argomento tirare in ballo per iniziare al meglio la futura auspicata collaborazione? Gli immigrati, ca va sans dir, il nervo scoperto, l'ossessione di Salvini e dei leghisti. Ma, con una novità: secondo Sala non tutti gli immigrati sono uguali. Leggere le affermazione del Sindaco per credere:"bisogna distinguere chi viene dal Continente nero dagli altri stranieri. I primi sono il vero problema". E ancora: "l'immigrazione africana porta persone che hanno istruzione pari a zero e che non hanno mai lavorato" infine:" quelli che fuggono dalle guerre vanno accolti". E gli altri? "non credo che basti chiudere i porti".
Costui è il sindaco della cosiddetta "capitale morale" dell'Italia e le sue affermazioni, a voler andarci leggeri, sgomentano.
Perchè la distinzione tra neri e non e la ulteriore distinzione tra migranti politici ed economici è un'aberrazione che qualifica chi la pronuncia come razzista.
Che sia un esponente di punta del centrosinistra a farla la dice lunga su come è ridotto quel campo politico, in ispecie nel ricco Nord Italia.
Non stupiamoci allora se arrivano risultati elettorali, come quello fresco fresco del Trentino, che raccontano di una disfatta del Pd e di una sontuosa avanzata della Lega. Tra l'originale e la copia si sceglie il primo.
Non resta che sperare che il CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, non accolga la candidatura di Milano e Cortina.
Perchè i giochi olimpici, che parlano di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo, Africa compresa, non possono essere ospitati da una città il cui sindaco è un razzista.
(E.P.)