CORALLO E I MANDARINI

E' arduo prevedere come andrà dipanandosi il dibattito precongressuale del PD. Sempre ammesso che il congresso riescano a celebraralo.
In campo ci sono già cinque candidati. Per un partito in crisi di nervi e identità non è male.
Nell'annunciare la sua candidatura alla segreteria del Pd il trentenne Dario Corallo, non le ha proprio mandate a dire.


Un post di fuoco che riduce al rango di affettuosi buffetti i proclami del primo Renzi sulla rottamazione.
Corallo non fa sconti a nessuno: dai dirigenti nazionali responsabili a suo dire di avere fatto precipitare il Pd al minimo storico alle elezioni, agli intermedi, responsabili di avere obbedito a tutto. Non soddisfatto dei colpi di maglio inferti al mandarinato dem, Corallo è giunto al punto di definire lo stato del suo partito alla stregua di una topaia.
Corallo ispira simpatia istintiva perchè dice voler azzerare tutto, superando le ambiguità del primo decennio del Pd, pensando ad un programma per i prossimi 50.
A tutta prima è sembrato uno sfogo un pò velleitario. Al contrario Corallo mostra invece di avere su alcuni punti, uno in particolare (il finanziamento dei partiti e della politica), le idee molto chiare e soprattutto sembra mosso dall'entusiasmo di chi ha deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo.
E' arduo pronosticare il suo futuro.
Sicuramente il suo radicalismo verbale, gli obiettivi dichiarati e la relativa annunciata "limpieza" devono aver allarmato molto i Mandarini dem contro cui ha puntato il dito e siccome ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria è facile prevedere che si difenderanno con lusinghe e velate minacce, cercando di accerchiare l'eretico con un cordone sanitario, rendendogli complicata la campagna elettorale.
Vedremo se manterrà la schiena dritta, se avrà la stoffa per dare di sè l'immagine di un dirigente di una sinistra mondata dalle scorie ideologiche che hanno avvelenato oltre un secolo di contrapposizioni e di guerre intestine e se saprà porsi nella condizione di sostenere un ingaggio che sarà irto di difficoltà, trappole e ostacoli che gli atterriti Mandarini gli frapporranno.
(E.P.)