Il deflagrare della crisi del Venezuela ha portato allo scoperta una delle tante contraddizioni del governo italiano, incapace di assumere decisioni univoche, stante la siderale distanza che divide i partners di governo su temi dirimenti,
mentre, a seguito di scelte di politica economica non congrue cresce l'isolamento politico in cui è precipitato il nostro Paese di cui la vicenda venezuelana non è che un tassello. Un gruppo di deputati venezuelani di origine italiana ha presentato una lettera per chiedere all'Italia il riconoscimento per Juan Guaidó come presidente facente funzione del Venezuela.
La richiesta è stata consegnata all'ambasciata italiana a Caracas.
"Abbiamo consegnato una lettera per chiedere, attraverso l'ambasciatore, che il governo riconosca il presidente incaricato Juan Guaidò.
Nella lettera si evidenzia che ''il Venezuela sta attraversando i momenti più difficili della propria storia" e ora deve affrontare "una crisi umanitaria senza precedenti" che colpisce "i venezuelani, gli italiani residenti nel Paese e i discendenti di italiani che nel corso degli anni hanno visto precipitare la qualità della propria vita" e "hanno perso quello che hanno costruito con sforzi e sacrifici".
Il 90% della comunità italiana qui in Venezuela vuole che venga ripristinata la democrazia e sostiene 'Giovanni' Guaidò. Molta gente magari in Italia può essere confusa, ma questa non è una democrazia". Cosi Luis Stefanelli, deputato all'assemblea nazionale del paese sudamericano all'uscita dall'ambasciata italiana
Juan GuaIdò intanto ha duramente attaccato Alessandro Di Battista:"Questo signore ignora cosa sta accadendo qui. Ma la sua ignoranza porta anche al disconoscimento della lotta di un popolo. Una lotta che oggi è riconosciuta da tutto il mondo, da 26 nazioni europee su 28, dai Paesi africani, in Oceania… Venisse qui a farsi un giro, a vedere qualche ospedale, o magari qualche città di frontiera, a Boa Vista, si facesse due chiacchiere con i parenti dei nostri prigionieri politici, dei nostri esiliati...".
"In questi giorni - prosegue ancora - sto parlando con molti italiani e frequento gli italo venezuelani. Il mio stupore nei confronti della posizione dell’Italia è anche il loro".
Guaidò ha chiesto un incontro al ministro dell'Interno Matteo Salvini a Roma "nel più breve tempo possibile" con una delegazione ufficiale del Parlamento del Paese sudamericano "finalizzato ad uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che stiamo vivendo in Venezuela". Lo si legge in una lettera che Guaidó ha inviato a Salvini. "Il piano di azione per il ripristino della democrazia in Venezuela mediante l'indizione di elezioni libere e trasparenti" e la soluzione dell'"attuale crisi umanitaria che sta colpendo tutti i venezuelani e più di 100mila italiani che vivono in Venezuela" sarà illustrato dalla delegazione ufficiale venezuelana che Juan Guaidó intende inviare in Italia.
Salvini vedrà delegati di Guaidó Lunedì 11 febbraio al Viminale. L’appuntamento segue di qualche giorno la visita di alcuni rappresentanti della comunità venezuelana in Italia che sono stati ricevuti al ministero lunedì 4 febbraio.