In Bosnia-Erzegovina vengono chiamati i figli invisibili.
Si tratta dei bambini nati dagli stupri avvenuti durante la guerra di Jugoslavia, commessi dai soldati nemici ma anche da caschi blu dell’ONU. La vergogna e la discriminazione infestano ancora la vita di questi giovani senza il cognome paterno nei documenti, il cui numero si aggira tra le 2.000 e le 4.000 persone. Anja Jusic si batte per ridare loro dignità.