Parte la Brexit. Madrid ha ottenuto garanzie sufficienti sul futuro del territorio di Gibilterra e dunque ha tolto veto all'intesa, sanzionata dai 27 leader dei Paesi membri dell'Unione Europea.
L'intransigenza della Spagna, prima che Il Presidente del governo Pedro Sanchez comparisse in tv in cui ha annunciato l'accordo, ancora alla vigilia del summit dei 27 teneva le parti con il fiato sospeso.
Il primo ministro britannico Theresa May ha scritto una "lettera alla nazione" nel giorno in cui a Bruxelles si tiene il vertice straordinario sulla Brexit. May insiste sul fatto che l'accordo "onora il risultato" del referendum del 2016, quando il 52% dei votanti al referendum ha sostenuto il divorzio dall'Ue, e che è "un momento di rinnovamento e riconciliazione". "Sarà un accordo nel nostro interesse nazionale, che funziona per tutto il nostro Paese e per tutta la nostra gente, che uno abbia votato 'Leave' o 'Remain'", scrive la premier. "Farò una campagna con il cuore e l'anima per vincere quel voto", aggiunge in riferimento al voto del parlamento britannico, chiamato a ratificare l'accordo con l'Ue.
Per il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si tratta di "un giorno triste vedere il Regno Unito lasciare l'Ue. È una tragedia", ha aggiunto, ma quello raggiunto "è il miglior accordo possibile".