Come era prevedibile, dopo la figuraccia rimediata con la manovra finanziaria, con i sondaggi non più favorevoli, Matteo Salvini ha rilanciato sul tema sicurezza e, neanche a dirlo, è tornato a prendersela con i più deboli. Ovvero i migranti.
Parlando a Firenze (dopo avere indossato il giubbotto da agente di polizia) dove, dallo scorso novembre il Prefetto Laura Lega (cognome appropriato, quando si dice il caso!)ha adottato due provvedimenti che impongono ai migranti dei centri accoglienza il coprifuoco dalle 20 alle 8 e, agli operatori, il controllo dei pacchi ordinati per corrispondenza dagli stessi migranti, il Ministro dell'Interno ha affermato: “Penso che li proporrò a livello nazionale”.
Salvini ha giurato sulla Costituzione ma probabilmente non l'ha neppure letta.
La sua affermazione infatti è in netto conflitto con la riserva di legge e giurisdizione in materia di misure limitative della libertà personale previsto dall'art. 13 della Carta.
Non è tutto: la misura proposta è vietata dalla legge perchè si configura come discriminatoria su base etnica.
Non ci dovremo stupire se prossimamente il Ministro di Polizia proporrà mezzi pubblici per soli migranti (anni fa fece una proposta simile da consigliere comunale di Milano), panchine a loro riservate, e chissà che altro.
Possiamo dire che il ministro di Polizia è un razzista o è un'affermazione troppo forte?