La Cassazione fa crollare l'intero impianto accusatorio nei confronti di Mimmo Lucano, indagato per vari reati tra cui favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, secondo la procura di Locri. La vicenda di qualche mese fa si è conclusa con un niente di fatto per un'accusa che sembrava più politica che giudiziaria. Adesso i giudici di Reggio Calabria dovranno decidere in merito all’esilio di Mimmo Lucano da Riace.
L'ex primo cittadino si era dichiarato innocente sin dal primo momento e intorno a lui si era mossa una parte di Italia che condivideva il suo modello di accoglienza ed integrazione. Insomma, Lucano non ha mai intascato neanche un euro e non ha mai favorito nessuno e non ha mai neanche celebrato matrimoni di comodo fra riacesi e migranti. Questo è quanto dichiarato dai magistrati della Suprema Corte. Una decisione che avrà sicuramente ricadute su quella parte di politica che aveva strumentalizzato un'inchiesta che alla fine si è rivelata infondata. Chiara la presa di posizione di Lucano, che aveva dichiarato: "Mi difendo nel processo, non dal processo", a sottolineare la sua decisione di andare davanti ai giudici e contestare le accuse. Un chiaro riferimento a quei politici che invece si rifiutano di affrontare il corso della giustizia attraverso i privilegi concessi dalla legge.