“L’obiettivo e’ superare il 30% rivolgendoci anche a elettori del centrodestra delusi da Salvini. Oggi non ci sono piu’ grandi partiti dietro, la chiave e’ quindi la mobilitazione popolare.
L’unico grande partito e’ il Pd ma bisogna andare oltre il Pd, che da solo non puo’ rappresentare tutti i cittadini che vogliono restare saldamente in serie A in Europa”. Cosi’ l’ex ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, presentando a Roma il manifesto ‘Siamo europei’.
I Verdi si sfilano dal manifesto? “Non avevo dubbi, i Verdi italiani sono molto diversi da quelli europei, hanno posizioni molto ideologiche vedi l’opposizione al gas e la chiusura dell’Ilva. Mi sorprende maggiormente +Europa”.
Sul partito della Bonino Calenda si dice pero’ piu’ fiducioso. “Credo siano solo dinamiche congressuali. Non ho dubbi che con una lista europeista saranno dentro anche loro. Un recente sondaggio Svg ha dimostrato che la quasi totalita’ degli elettori +Europa e’ favorevole ad entrare nella lista, sarebbe strano scegliere una strada diversa”, conclude.
Calenda ha poi fatto una battuta sulla Tav “Assistiamo a sceneggiate continue. Il governo e’ in lite con chiunque e tra di loro. Ma si puo’ andare avanti cosi’, tra negazione e casino?”.