Salvini come Di Maio attacca la Francia. L'assordante silenzio di Conte

Grazie alle dissennate dichiarazioni dei due Vicepremier il solco con la Francia si allarga e si aggrava accompagnato dal silenzio assordante del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


Non bastavano le parole di Luigi Di Maio contro la Francia, che hanno spinto Parigi a convocare la nostra ambasciatrice. Oggi è Matteo Salvini che, anzichè tentare di calmare le acque, cavalca le accuse fatte dal collega e punta ancora una volta il dito oltralpe sui flussi migratori: "Sono tante le cause del problema: c'è chi in Africa sottrae ricchezza a quei popoli e a quel continente e la Francia è tra questi. In Libia la Francia non ha nessun interesse a stabilizzare la situazione".
Sulla questione dell'accoglienza il leader della Lega ribadisce: "Noi stiamo lavorando in Africa. In Italia è finito il business dei trafficanti e di chi non scappa dalla guerra. I porti italiani sono chiusi. Ho gli italiani dalla mia parte, non cambio idea e vado avanti come un treno". Agghicciante la conclusione del ministro degli Interni secondo cui i migranti "si salvano, come ha fatto la guardia costiera libica, e si riportano indietro (nei lager libici n.d.r.) così la gente smetterà di pagare gli scafisti per un viaggio che non ha futuro. Più persone partono più persone muoiono".