Salvini ricambia il favore a Di Maio. Voltafaccia della Lega sulla prescrizione. Gli avvocati penalisti in rivolta

Come nella Prima repubblica.Con il "caminetto" tra i leader di partito in meno di mezz'ora è stato dato il via libera alla prescrizione secondo Bonafede (foto). Ovvero Salvini rende il favore a Di Maio per la fiducia del Senato al governo per il dl Sicurezza immigrazione.

La prescrizione rientrerà nel ddl anticorruzione in discussione la prossima settimana, ma materialmente entrerà in vigore solo a gennaio 2020, una volta che sarà stata approvata anche la riforma del processo penale. La decisione è stata presa durante un vertice di questa mattina tra il premier Giuseppe Conte, i viceministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
A restare con il cerino acceso in mano è Forza Italia che si becca da salvini l'ennesima ditata nell'occhio.Mentre Antonio Tajani al Congresso del PPE, sta facendo le capriole per evitare la totale emarginazione della Lega, a Roma il povero Enrico Costa rilascia una dichiarazione surreale che la dice lunga su quale considerazione il capo leghista tenga Forza Italia: “Eravamo fiduciosi che la Lega, nel rispetto dei principi del programma di centrodestra, bloccasse l’omicidio del codice penale. Le loro dichiarazioni andavano nella direzione giusta. Oggi registriamo un clamoroso dietrofront".
Su tutte le furie le opposizioni (qualcuno parla di “omicidio del Codice penale”). Intanto gli avvocati penalisti annunciano uno sciopero di quattro giorni e una manifestazione nazionale a Roma per il 23 novembre.