Le figlie di Maria Ausiliatrice in Siria: nuove scuole per ricucire le ferite del paese

Le suore salesiane hanno riaperto un asilo in Siria per ripartire dalle scuole e dai bambini e ricostruire un paese ridotto in macerie, materiali e umane. È l'obiettivo che si sono poste le Figlie di Maria ausiliatrice, da un secolo presenti in Siria. Aleppo è passata da 4 milioni di abitanti a 800 mila. Anche la presenza cattolica è passata da 150 mila fedeli a 40 mila. E’ stato riaperto un asilo ad Aleppo per cinquanta bambini in una struttura dell’Ordine di Malta con annesso un cortile che appartiene ad una colonia di ebrei e dove tutti sono i benvenuti. L’ospedale di Damasco è rimasto uno dei pochi presidi sanitari d’eccellenza sempre funzionanti. Ora si progetta di riaprire scuole e centri di sostegno per bambini, adolescenti, donne in cerca di una nuova identità lavorativa. Per sostenere la speranza di chi è rimasto, offrire una prospettiva a coloro che sono rifugiati in campi di accoglienza e vorrebbe rientrare nel proprio paese. Le religiose salesiane hanno deciso di organizzare una serata interculturale per oggi, 14 marzo, a Roma, presso l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice in via dell’Ateneo Salesiano 81, tra le 18,30 e le 22. Il programma prevede danze, immagini, testimonianze, oggetti di artigiano e la possibilità di donare.