CALABRIA-EUROPA. I CITTADINI DI TORRE MELISSA (KR) SALVANO 51 MIGRANTI CURDI ALLA DERIVA (VIDEO)


L’ennesimo questa mattina, alle prime luci del giorno (erano all'incirca le 4) nel crotonese, esattamente a Torre Melissa, lungo il litorale ionico, dove una cinquantina di curdi - tra cui anche un neonato oltre a sei donne e quattro bambini - sono giunti a bordo di un'imbarcazione a vela poi incagliatasi e rovesciatasi poco distante dalla spiaggia, su cui si affaccia una struttura ricettiva.
Ad accorgersi dell’arrivo dei migranti alcuni residenti della zona, svegliati dalle grida degli stranieri, e che hanno avvisato le forze dell’ordine.
A soccorrere I migraNti sono stati proprio i cittadini, insieme al sindaco Gino Murgi, che li hanno raggiunti con una barca di salvataggio di proprietà dello stesso hotel che ha anche messo a disposizione la struttura per consentire agli sventurati di rifocillarsi, asciugarsi e cambiarsi.
"I cittadini sono stati stupendi - ha raccontato il sindaco Murgi a Radio Capital - in pochi minuti sono arrivate coperte, vestiti, cose calde. Non c'è stata indifferenza". Il primo cittadino si commuove: "Come si fa, del resto, a rimanere indifferenti davanti a una mamma con un bimbo di tre mesi in braccio che ti implora aiuto? Ho pensato a mio figlio, ai figli dei miei compaesani, alle loro mogli".
Sono stati arrestati i due presunti scafisti. Sono stati bloccati in un hotel dove avevano preso alloggio per cercare di sfuggire alla cattura. Presentatisi al portiere di notte, i due hanno esibito dei documenti palesemente falsi, e senza timbri di ingresso in Italia, tanto da far insospettire l'impiegato che ha cercato di prendere tempo assegnando loro una stanza, ma telefonando subito dopo ai carabinieri che, intanto, erano giunti all'albergo seguendo le tracce lasciate sulla vicina spiaggia dai due.
Saranno processati per direttissima per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Nei loro bagagli i carabinieri hanno trovato strumentazione per navigare e denaro.
I migranti sono stati trasferiti nel Centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto per le relative procedure di identificazione.