L'Unione Africana a Salvini:"Chieda scusa per quelle frasi"

L'Unione Africana (UA) pretende le scuse del leader leghista. In una nota diffusa oggi si legge che l'UA: "invita l'Italia a seguire l'esempio e sostenere altri Paesi membri dell'Unione europea, come la Spagna, che hanno dato sostegno e protezione ai migranti in difficoltà, indipendentemente dalla loro origine e status legale, prima che il loro status per l'ammissione venisse determinato". La commissione dell'organizzazione dei Paesi africani afferma inoltre che "l'emigrazione dall'Italia negli ultimi due secoli è stata il più importante caso di migrazione di massa nella Storia moderna dell'Europa", poiché "dal 1861 al 1976 oltre 26 milioni di persone hanno lasciato il Paese" e "l'Italia ha beneficiato grandemente di questa gigantesca diaspora attraverso le rimesse e il commercio".
Le parole del vicepremier sono motivo di «costernazione»
L’UA, di cui fanno parte tutti i 55 Stati africani, chiede conto al leader leghista. «Negli interessi di un impegno costruttivo nel dibattito sulla migrazione tra i due continenti, l’Unione africana chiede al vice primo ministro italiano di ritrattare la sua dichiarazione dispregiativa sui migranti africani». Salvini è ormai al centro di un continuo acceso confronto con i partner europei in tema di immigrazione. È però la prima volta che la questione esce dalle logiche di un dibattito politico tutto europeo per diventare motivo di dibattito tra Unione europea e Unione africana, che pure hanno deciso di lavorare assieme per trovare una soluzione al fenomeno.  
La Commissione europea ha lavorato molto alla «dimensione esterna» del fenomeno migratorio, vale a dire l’insieme delle misure per le persone in movimento verso il territorio europeo ma non ancora con un piede sulla frontiere comunitaria. Un’attività, che ha visto l’italiana Federica Mogherini spendersi in prima persona, che ha nel summit Ue-Ua di Abidjan del novembre un momento importante. Le due Unioni hanno deciso di creare una task force per i flussi su suolo africano, che potrà operare, di concerto con l’Onu, anche in Libia. Ecco il motivo per cui da Addis Abeba, capitale dell’Unione africana, si ricorda che è nell’interesse dell’Italia, in quanto stato dell’Ue, chiedere scusa. «L’attuale crisi migratoria in Europa offre un’opportunità per l’Africa e l’Europa di impegnarsi in un dialogo» tra le due sponde del Mediterraneo, ricorda l’Ua. Dialogo che Salvini ha interrotto, preferendo la via dello scontro che sembra non voler abbandonare.