Un volontario britannico a bordo della nave Sea Watch ha lanciato un drammatico appello perché venga dato il via libera allo sbarco dei 32 migranti tratti in salvo il 22 dicembre al largo di Malta. La nave della ong tedesca “non sa ancora dove andare” dopo giorni di navigazione tra Malta e Lampedusa, mentre le condizioni meteo sono peggiorate: Il mare è già grosso, il vento molto forte e le temperature di notte e al primo mattino poco sopra lo zero.
“Nessun porto europeo vuole fornire un rifugio” ai migranti, ha detto Robin Jenkins “Queste persone sono fuggite da sfruttamento, schiavitù, violenza e dall’incubo che è oggi la Libia”, ha aggiunto. Tra i migranti soccorsi ci sono tre bambini piccoli, tre adolescenti non accompagnati e quattro donne, provenienti da Nigeria, Libia e Costa d’Avorio. Tutto quello che chiedono è l’opportunità di vivere la loro vita come ogni altro essere umano”.
Due giorni fa un’altra ong tedesca, Sea-Eye, ha soccorso altri 17 migranti ed è in attesa di conoscere dove farli sbarcare. Contattato dalla France presse, un portavoce del governo di Berlino ha spiegato che la Germania accetterà di accogliere i migranti solo in condivisione con altri paesi europei, come è accaduto negli ultimi mesi dopo la decisione dell’Italia di chiudere i proprio porti. Il portavoce ha quindi riferito di negoziati in corso tra Berlino e diversi Stati membri dell’Ue, in particolare l’Olanda.
"Siamo preoccupati - dicono da bordo della Sea Watch - Le 32 persone soccorse sono a bordo con noi da dieci giorni. La nave non è idonea per tenere così a lungo a bordo donne, uomini e bambini che hanno bisogno di assistenza e di un porto sicuro. Al momento i migranti stanno bene ma i rischi aumentano, dalle possibilità di contrarre malattie alla carenza di approvvigionamenti", ha spiegato la squadra dei medici a bordo.