A Nauru catastrofe umanitaria. E' il modello australiano di detenzione dei migranti che piace a Salvini

Nonostante l'aggravarsi della situazione sull'isola, dove i tentativi di suicidio e il rifiuto di alimentarsi, soprattutto tra i minori, sono in preoccupante aumento, il ministero della Sanità ha intimato a Medici senza Frontiere (MSF) di cessare immediatamente le sue attività. "Siamo estremamente preoccupati per l'impatto di questa decisione sulla salute dei nostri pazienti e chiediamo alle autorità - è l'appello di Msf al governo - di consentirci di continuare il nostro lavoro salvavita".
NO WAY: è una legislazione durissima, quella australiana (che tanto piace a Matteo Salvini), che viene applicata con un’operazione militare nella quale non c’è spazio per assistenza e soccorsi. Quello che succede in pratica a chi ci prova  è che in alcuni casi le imbarcazioni vengono scortate nei porti di provenienza, più spesso i migranti vengono trasferiti in centri di detenzione nell' isola di Nauru ( a circa tremila chilometri a nord est dell’Australia) e nelle isole di Manus, in Papua Nuova Guinea, in pieno Oceano Pacifico. È là, in condizioni che Amnesty International ha denunciato come durissime, che i migranti vengono confinati in attesa che le loro domande siano esaminate. E nei rari casi in cui viene riconosciuto lo status di rifugiato, lasciare le isole non è quasi mai consentito.
(Ansa