IL PUGNO CHIUSO DI MIMMO

Uno dei prezzemoloni, ovvero gli abituali frequentatori di talk show televisivi dove ingaggiano contest su chi urla, insulta l'intelocutore, la spara più grossa, nel commentare l'arresto del sindaco di Riace ha osservato, storcendo il naso, come, affacciandosi al balcone della sua abitazione, dove è ristretto a causa degli arresti domiciliari comminatigli dalla Procura della repubblica di Locri, Mimmo Lucano abbia salutato le migliaia di persone che lo acclamavano levando in alto il pugno.


"Ecco vedete? Lucano è un comunista!" ha strillato una voce fuori campo e nessuno, ca va sans dir, lo ha zittito invitandolo a non dire sciocchezze. A meno che ci sia qualcuno che consideri, tanto per fare un esempio, Bernie Sanders un comunista.
Non è il caso di intrattenerci sull'origine di tale saluto anche perchè le rivendicazioni della primogenitura sono parecchie e francamente appare un argomento che non riveste molto interesse.
Sicuramente è un gesto che indica resistenza perchè fu adottato dai militanti del composito Fronte Repubblicano durante la guerra di Spagna dai militanti del melting pot antifranchista. Più spesso, e pare codesto il collegamento più verosimile a Lucano, è stato adottato come saluto dai movimenti per i diritti dei gruppi discriminati, non necessariamente legati ad ideologie.
Mettere il cappello al gesto di Lucano, che altro non è che la rivendicazione del diritto a praticare la solidarietà e l'accoglienza in contrapposizione a tutte le discriminazioni, è una grottesca caricatura mal riuscita di una personalità che suscita in larga parte dell'opinione pubblica italiana e tutto il mondo ammirazione e rispetto.
Il pugno chiuso di Mimmo Lucano è il simbolo della resistenza di quanti in Italia non intendono piegare la testa dinnanzi alle farneticanti e scellerate dottrine sovraniste e xenofobe che vengono giornalmente alimentate dal Ministro dell'Interno e dai suoi sodali, ilprincipale responsabile del clima mefitico che si respira e della redazione di un decreto che disattende clamorosamente il più elementare buon senso. (E.P.)