Il giorno dopo l'annuncio del ritiro delle truppe americane in Siria, per il presidente americano Donald Trump arriva il momento di lasciare anche l'Afghanistan. Secondo quanto annunciato dallo stesso tycoon, almeno il 50% dei soldati potrebbe lasciare il paese devastato dalla guerra.
Intanto il capo del Pentagono "generale Jim Mattis (nella foto con il presidente) andrà in pensione, con onore, alla fine di febbraio, dopo aver servito la mia amministrazione come Segretario della Difesa negli ultimi due anni", ha annunciato Triump su Twitter. "Durante il suo mandato - ha aggiunto Trump - importanti progressi sono stati compiuti, soprattutto per quanto riguarda l'acquisto di nuovi armamenti".
Mattis ha spiegato la sua decisione affermando che i suoi punti di vista non erano più conciliabili con quelli di Trump. I critici suggeriscono che le decisioni gemellate del presidente in materia di politica estera su Siria e Afghanistan potrebbero sbloccare una serie di eventi a cascata e imprevedibili in tutto il Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno circa 14.000 soldati in Afghanistan che lavorano con una missione Nato per sostenere le forze afghane o in operazioni antiterrorismo separate.