L’ex Pink Floyd, Roger Waters, in concerto a San Paolo, in Brasile, lo scorso martedì 9 ottobre per una data del Us + Them, ha lanciato un forte messaggio contro il candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, arrivato al secondo turno delle elezioni presidenziali (che si terranno il 28 ottobre nella nazione sudamericana), dove sfiderà l’esponente del Partito dei Lavoratori Fernando Haddad.
«Come attivista esercito il diritto di protestare pacificamente – ha affermato Waters durante il concerto – Eviterei di vivere secondo le regole di qualcuno che crede che la dittatura militare sia una buona cosa. Ricordo i giorni vili in Sud America, le dittature, ed è stato orrendo». Per esplicitare meglio il concetto, Waters ha inoltre allargato il discorso a livello globale e, sotto lo slogan “Resistere al neofascismo”, sul mega schermo è comparsa una lista di nomi e governanti etichettati alla voce “Neo-fascisti in ascesa”.
Waters, (che inspiegabilmente ha dimenticato l'Italia n.d.r.), ha citato gli USA con Donald Trump; l’Ungheria con Viktor Orbán; la Francia con Marine Le Pen; l’Austria con Sebastian Kurz; il Regno Unito con Nigel Paul Farage; la Polonia, Jaroslaw Kaczynski; la Russia, Vladimir Putin? e il Brasile con Jair Bolsonaro.
"Voi avete un’elezione importante tra tre settimane -ha detto Waters -
Dovrete decidere chi sarà il prossimo presidente -ha detto la popstar -. So che non si tratta di un affar mio, ma io sono contro il risorgere del fascismo in tutto il mondo”.