La Sea Watch 3 ha lasciato all'alba la rada di Siracusa. La nave, con a bordo 47 migranti, è partita intorno alle 5.30 e sta facendo rotta verso Catania scortata dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza, dopo una settimana di stop in attesa di un accordo Ue. La partenza è stata ritardata da un guasto meccanico.
Il capo missione SeaWatch3, scrive l'Ansa, avrebbe chiesto di partire più tardi per fare riposare l'equipaggio, ma la capitaneria di porto ha ribadito l'ordine di levare le ancore e di dirigersi verso Catania. La nave viaggia a una velocità di circa 5 chilometri l'ora per cui il tragitto Siracusa-Catania richiede oltre tre ore.
I migranti minori sono attesi al porto del capoluogo etneo per essere ospitati in alcune strutture che si occupano dell'accoglienza dei minori.
Per gli altri migranti le destinazioni saranno Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta, Lituania e Lussemburgo. Con l'Italia, che partecipa alla distribuzione, si tratta di sole 6 persone per ogni Paese.
Matteo Salvini ha voluto l'ultima parola auspicando un'indagine sul comportamento della ong. Obiettivo: arrivare al sequestro dell'ultima nave umanitaria rimasta nel Mediterraneo centrale. Il sospetto è che la nave venga fatta sbarcare a Catania perché lì il pm Carmelo Zuccaro, che da tre anni indaga sulle Ong, potrebbe subito disporre il sequestro.Peraltro il vicepremier ha espresso pubblicamente l'auspicio che "l'autorità giudiziaria prenda in considerazione le ripetute irregolarità a carico della ong tedesca". L'indicazione del Ministero di dirigersi verso Catania anziché avanzare verso il porto di Siracusa distante poco più di un miglio, è stata motivata dal fatto che nel capoluogo etneo ci sono centri ministeriali per l'accoglienza di minori. I minori (15 tra i 14 ed i 17 anni) avrebbero potuto essere trasferiti a Catania via auto, una volta sbarcati nel porto aretuseo. Ma Salvini ha inflitto altre tre ore di navigazione supplementare ai migranti stremati.