La nave Mare Jonio, battente bandiera italiana, del progetto Mediterranea, è entrata nel porto di Lampedusa dove la Guardia di finanza ha notificato il provvedimento di sequestro. Il comandante, Pietro Marrone, è stato convocato d'urgenza dalla Guardia di Finanza di Lampedusa, accompagnato dall'armatore Beppe Caccia e dal deputato di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto, per la notifica di un atto. Ma al momento nessuno risulta indagato. Ieri Salvini aveva chiesto l'arresto del comandante sostenendo che la Mare Jonio aveva disobbedito all'ordine della Guardia di finanza di spegnere i motori e alle indicazioni della guardia costiera libica. Il sindaco di Lampedusa Totò Martello insiste comunque nel dire che i porti non sono chiusi e i 49 migranti sono i benvenuti. Intervenuta anche l'ex sindaco Giusi Nicolini che ha dichiarato: "La circolare Salvini è un'oscenità giuridica".
Questo l'audio dello scontro tra i finanzieri e la nave con i migranti naufraghi: "Rimorchiatore Mare Ionio da pattugliatore guardia di finanza Paolini, vi intimiamo l'alt, fermate le macchine, arrestate i motori". Risponde il capitano della Mare Jonio: "Non possiamo arrestare nessuna macchina, qui siamo in pericolo di vita comandante, ci sono tre metri di onda". "Siamo in condizioni di pericolo di vita", ripete.