"Abbiamo perso contatto con il barcone - dice Alarm Phone due ore dopo - e non siamo più in grado di comunicare con le persone a bordo. Le autorità italiane hanno ancora una volta rifiutato di assumersi responsabilità e hanno informato la Guardia costiera libica. Noi temiamo che i migranti siano ora ricondotti negli orribili campi di detenzione in Libia".
Sono stati soccorsi - spiegano più tardi fonti italiane - da una motovedetta della Guardia Costiera libica i migranti che erano a bordo di un gommone in difficoltà segnalato da Alarm Phone. La Guardia Costiera di Tripoli ha assunto, dicono le stesse fonti, il coordinamento delle operazioni di soccorso, in quanto l'imbarcazione si trovava nell'area Sar di sua competenza, e ha inviato un mezzo nell'area.
Al termine delle operazioni di salvataggio sono stati recuperati circa cento migranti: "Tutti salvi, tutti tornati da dove erano partiti. Bene", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Naturalmente Salvini non dice che i migranti saranno riaccompagnati nei lager libici da dove, verosimilmente sono usciti per imbarcarsi. Perché a lui dalla vita di codesti disperati non importa nulla.