Il sindaco Riccardo Travaglini, ha fatto quello che ha potuto e ha emesso una ordinanza di protezione civile (come fossero terremotati) per dare a queste persone un minimo di sostegno. Ma, al di là di questo, non c'è altro se non tornare a essere fantasmi della migrazione. Travaglini ha anche protestato per i posti di lavoro (107 persone tra operatori sociali, di cucina, inservienti, educatori ecc.) che andranno perduti. Dura la reazione del Pd : "La grave situazione che si sta vivendo a Castelnuovo di Porto e legata al Cara sulla Tiberina è la classica conseguenza di quel Dl Sicurezza promosso da Salvini e dal suo Governo gialloverde. La chiusura del secondo centro di accoglienza italiano è un atto irresponsabile che cancella in un attimo l'ottimo lavoro svolto negli anni anche dalla stessa Amministrazione Comunale che si è adoperata per una sana accoglienza e una concreta ed esemplare integrazione".
La replica del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è cinica e delirante: "Hanno detto che a Castelnuovo di Porto abbiamo 'deportato' bambini e donne. Sono palle, anzi, balle spaziali. A Castelnuovo di Porto c'era un grande centro di accoglienza per immigrati, che in passato ha accolto più di 1.000 persone. Il palazzo era di proprietà dell'Inail, lo Stato pagava 1 milione l'anno di affitto, più altri 5 per l'accoglienza". E ancora: "Mi date del nazista? Fate un torto a chi le violenze naziste le ha vissute sulla propria pelle, vergognatevi. sciacquatevi la bocca".
"Nel frattempo si è ridotto il numero di sbarchi, salvato vite, e questo lo dico ai fenomeni delle ong complici. Così siamo arrivati a fare una scelta: se rinnovare il contratto di affitto, oppure liberare altre strutture nel Lazio. Questo è il ragionamento che fa un buon ministro, chiudere una struttura sovradimensionata, risparmiando i 6 milioni di affitto e gestione annua, andando a coprire gli spazi aperti in altre strutture". Ma per questo "apriti cielo - sottolinea -. Hanno detto che 'Salvini deporta i bambini'. Palle, anzi balle spaziali. Gli ospiti saranno trasferiti con gentilezza in altre strutture, ma visto che sei qui a chiedere asilo politico, non puoi scegliere se andare a Cortina, però ti garantiamo vitto, alloggio e analisi della tua domanda di asilo politico".
Capisco che qualcuno si sta agitando perché perde un bel business da 6 milioni di euro. Ma la pacchia è finita. "Spero che questi preti che mi vogliono mandare all'inferno, aprano il portafogli e diano una mano.
"Una deportazione in piena regola - dice il consigliere regionale laziale del Pd, Emiliano Minnucci - promossa da un Ministro sconsiderato che tenta di gestire il tema della sicurezza attraverso il pressapochismo e la propaganda. Oltre a buttare alle ortiche anni di lavoro, di progetti, di collaborazioni e di impegno, il DL Insicurezza del milite meneghino calpesta la dignità dei rifugiati e manda sul lastrico 107 lavoratori del centro. Il tutto, poi, senza un serio e imprescindibile confronto con gli amministratori locali dei territorio che avevano e hanno tutto il diritto di affrontare in prima persona un tema così importante come quello dell'accoglienza e dell'integrazione. Soprattutto come nel caso di Castelnuovo di Porto che, per i risultati raggiunti in questi anni, rappresentava un vero e proprio fiore all'occhiello. Piena solidarietà al Sindaco Travaglini".
“Quello che sta avvenendo nel Cara di Castelnuovo di Porto, dove c’è il secondo centro rifugiati più grande d’Italia, è qualcosa di indegno, che offende la nostra storia e i principi sanciti nella Costituzione italiana”. A sostenerlo è Alessio Pascucci, coordinatore nazionale di Italia in Comune e sindaco di Cerveteri.
“Il ministro dell’interno ha mandato l’esercito per sgomberare il centro rifugiati. Parliamo di una struttura che accoglie 320 persone che l’esercito, a quanto raccontano fonti locali, sta inspiegabilmente dividendo per uomini, donne e bambini”, attacca Pascucci.
“Un metodo vergognoso sul quale chiediamo subito chiarezza al governo nazionale. Trovo gravissimo che il sindaco della città, Riccardo Travaglini, al quale va tutta la nostra solidarietà, non sia stato avvisato e non abbia neppure diritto di conoscere che fine faranno queste persone. I migranti, avvisati solo poche ore fa, sono stati costretti ad abbandonare i propri alloggi dopo anni di integrazione. A Castelnuovo di Porto erano stati avviati progetti di integrazione e ora i bambini dovranno interrompere gli studi, così come chi aveva trovato un’occupazione dovrà lasciarla senza sapere quale sarà il suo futuro”, osserva il coordinatore di Italia in Comune.
“Tutto questo è il risultato di un decreto sicurezza che renderà le nostre città più insicure, creando nuovi irregolari e mandando a monte modelli di integrazione come quello alle porte di Roma. Tutto per l’ennesimo selfie trionfante di un Ministro che usa l’arma degli sgomberi solo con i più deboli, mentre quando si tratta di cacciare i suoi amici fascisti di Casapound che occupano sedi pubbliche con il partito, finge di non sapere”