"L'Ue e l'Occidente sbagliano se pensano di poter regolare le migrazioni senza ritirare il loro sostegno finanziario, diplomatico e militare a governi predatori delle liberta' e delle ricchezze dei loro Paesi". Lo ha detto il parlamentare e attivista mauritano Biram Dah Abeid, leader del movimento Ira contro la schiavitu'.
"Un esempio?" la domanda retorica di Dah Abeih, intervenuto a un convegno al Senato, a Roma: "La societa' canadese Kinross, che sfrutta le risorse auree della Mauritania; si prende il 93% dei proventi ottenuti attraverso lo sfruttamento del nostro oro, mentre il restante 7% non fa che ingrossare le tasche del generale Aziz e del suo entourage".
Il riferimento del parlamentare e attivista e' a Mohamed Ould Abdel Aziz (foto), salito al potere a Nouakchott con un golpe nel 2008.
"Niente e' destinato a politiche sociali e lo stesso vale per i nostri giacimenti di gas, ferro, petrolio, di cui il nostro sottosuolo e' ricco, e per le nostre abbondanti risorse ittiche" ha denunciato Bah Abeid. "Di tutte queste ricchezze la popolazione non vede che gli accordi tra il governo e le multinazionali: la Mauritania, un Paese di meno di 4 milioni di abitanti, con le sue enormi risorse naturali, vede cosi' un tasso di disoccupazione al 37%".
Il parlamentare e attivista, intervenuto alla conferenza 'La schiavitu' nel XXI secolo', ha concluso: "Ecco perche' la nostra gioventu' cede al richiamo delle organizzazioni terroristiche o si rovina con l'emigrazione verso l'Europa"