Per il Segretario Territoriale Cisl, Tommaso Guarino - dopo le passerelle dei mesi scorsi di vari personaggi politici e non, nelle quali tutti hanno dichiarato la massima disponibilità ad affrontare e risolvere i problemi finanziari dell’Oasi di Troina - e’ venuto il momento di dire basta alle promesse e definire il problema in tutta la sua gravita'. Infatti, il mancato riconoscimento, da parte dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle funzioni assistenziali erogate dall’Oasi Maria SS ininterrottamente dal 2013 e l’abbattimento delle tariffe di riabilitazione da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute, che però non ha considerato la compensazione per le funzioni non tariffabili, hanno determinato una grave situazione economico- finanziaria dell’Istituto assolutamente deficitaria.

Per Maurizio Sturnio, Segretario Aziendale Cisl, per il disagio finanziario in cui si trova adesso l’Oasi, a causa dei mancati trasferimenti della Regione, i lavoratori, artefici principali del successo assistenziale dell’Istituto, sono costretti a subire un ritardo nei pagamenti dello stipendio di 6 mensilità,oltre al fatto che il loro Contratto di lavoro e' scaduto da diversi anni. Pertanto, secondo il Segretario Aziendale Cisl, i primi a patire di tale situazione sono essenzialmente i lavoratori, costretti a sopportare il peso del disagio, con la mancata ricezione dello stipendio e con tutto il danno ed il rischio che per essi ne consegue in termini di esposizione bancaria, in termini di fragilità e debolezza nei confronti di possibili adescamenti, purtroppo sempre presenti e presentati come facile soluzione ai pressanti problemi economici cui si è sottoposti.

"Proprio per questo, e per quello che l’Oasi rappresenta nel territorio - continua Tommaso Guarino - considerando che questo progetto coinvolge una quantità straordinaria di personale altamente qualificato e rappresenta una risposta scientifica e umana di altissimo livello verso tutti coloro che invocano e cercano salute e speranza di vita, dobbiamo alzare la soglia della mobilitazione. Non possiamo e non dobbiamo consentire che anche una struttura così importante per l’occupazione nell’intero territorio provinciale e per il ruolo sociale che svolge, vada in crisi irreversibile. Dobbiamo lottare affinché questo non accada - afferma il Segretario Territoriale Cisl  - e infatti il prossimo 17 febbraio alla manifestazione organizzata dalle rappresentanze sindacali aziendali, assieme all’amministrazione dell’Oasi e alle famiglie degli assistiti, presso la Presidenza della Regione a Palermo, la Cisl sarà presente ed a fianco dei lavoratori, con tutti i suoi dirigenti territoriali e con la presenza autorevole del Segretario Regionale Cisl Mimmo Milazzo, il quale già ha effettuato un intervento diretto, al fine di evitare ulteriore nocumento alla già precaria situazione dei lavoratori interessati, cercando quelle soluzioni, che da tempo si attendono e che ormai improcrastinabile trovare. La lotta per il riconoscimento - concludono Tommaso Guarino - da parte degli Assessorati Regionali competenti, dei finanziamenti all’Oasi per il servizio erogato, deve continuare fino a quando si risolverà definitivamente la questione, nell’interesse dei lavoratori dell’Istituto e di quanti quotidianamente fruiscono di tali servizi".

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L'opinione di Tommaso GUARINO, SEGRETARIO TERRITORIALE CISL

L'approvazione da parte dell'Ars della nuova legge sui liberi consorzi dei comuni per il nostro territorio e' un fatto positivo. Finalmente si volta pagina.
La nuova legge dà nuove opportunità di crescita ai territori,solamente se questi, con le varie rappresentanze, avranno la capacità di restare uniti, di fare squadra e proporre un nuovo modo di rappresentare, progettare il futuro del territorio. È proprio per questo che bisogna evitare di dividersi, poiché la divisione non porta benefici a nessuno, anzi.
Ad esempio, il comune di Piazza Armerina guarda all'ipotesi di adesione alla città metropolitana di Catania, in quanto la normativa della costituzione dei liberi consorzi consegna ad esso una chance di riscatto.

Su questa decisione " separatista" pesano le scelte del passato e la marginalizzazione con cui sono stati trattati molti comuni e i loro abitanti.
Credo che, al di là dei diversi punti di vista, bisogna interrogarsi sui perché.
Mi auguro che il ceto politico di Piazza Armerina, nelle scelte che andrà ad operare, discutendo serenamente, tenga conto degli interessi dei cittadini e auspico che i Piazzesi scelgano di rimanere assieme al resto dei comuni delle aree interne.
Penso che sia arrivato il momento in cui tutte le persone di buona volontà devono fare sinergia per affrontare le difficoltà, poiché queste non risolvono il problema di una convivenza forzata per legge.
Bisognerebbe mettere da parte i campanilismi e ricercare ciò che unisce e non ciò che divide.
Dobbiamo creare le condizioni tutti assieme, forze sociali, imprenditoriali, istituzioni, affinché tutto il territorio della ex provincia di Enna diventi protagonista di una nuova stagione delle aree interne della Sicilia, guardando al futuro con la consapevolezza che il passato, con i suoi protagonisti, non tornerà, ma che si possono aprire nuove frontiere nell'interesse dei cittadini tutti ma sopratutto delle nuove generazioni.

Altro aspetto importante, per realizzare un progetto di rilancio di tutto il territorio della ex provincia di Enna, e' la richiesta che, a mio avviso, il nuovo libero consorzio dovrebbe avanzare per far parte delDistretto Sud-Est di Catania, Siracusa e Ragusa. Strumento giusto e idoneo per valorizzare e far crescere tutta l'area.

Ritengo che un libero consorzio dei comuni forte, a mio avviso, dovrebbe comprendere tutti i 20 comuni della ex provincia che mantengano ognuno la propria identità, anche storica e sociale, ma che guardino a un unico obiettivo, quello dello sviluppo condiviso.

Il nuovo libero consorzio dovrà essere centro di condivisione, programmando e progettando con tutti i comuni piani di sviluppo strategici con visioni caratterizzanti l'economia del territorio e le peculiarità sociali in una visione europea e non localistica.

Infine, mi auguro che a novembre il libero consorzio assuma piena agibilità istituzionale con l'elezione dei propri organi di governo, eche si proceda immediatamente al confronto con il sindacato per rendere più efficienti i servizi alla comunità nel territorio e per realizzare una progettualità per migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.

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