PON Scuola, la Sicilia non versa la sua quota: a rischio il finanziamento UE e i bilanci di almeno 90 scuole siciliane
Corrao: "Due settimane fa abbiamo inviato diffida al Ministero, pochissimi giorni per emettere i mandati di pagamento. La Regione si muova, pronto esposto in Corte dei conti"
"Buona scuola, cultura come priorità, 500 euro per i giovani e intanto mancano i soldi per chiudere i P.O.N. in Sicilia e i tempi sono ridotti all'osso visto che entro il 31 dicembre 2015 gli istituti scolastici devono fare la rendicontazione e senza i soldi che aspettano dal Ministero non potranno. E tutto l'erogato ricadrà direttamente sui non felici bilanci degli istituti stessi. Sembra però che la responsabilità sia della Regione che non ha versato al Ministero la sua quota di cofinanziamento. Ad ogni modo per i cittadini e per le scuole è irrilevante di chi sia la responsabilità, Renzi e Crocetta tanto bravi a parlare delle rispettive manovre di bilancio sblocchino immediatamente la situazione, altrimenti si troveranno la Corte dei conti dietro la porta anche per questa vicenda".
L'europarlamentare Ignazio Corrao così commenta la nota di diffida inviata due settimane fa, che ancora non ha ricevuto risposta, a proposito della mancata erogazione delle risorse da parte dell'Autorità di gestione agli istituti scolastici per ciò che riguarda il P.O.N "Per la scuola - Competenze e ambienti per l’apprendimento" ed in particolare l’azione F3 in Sicilia che rischia di compromettere la necessaria certificazione da completare inderogabilmente entro il 31 dicembre 2015. La problematica, sulla base delle informazioni disponibili, è connessa alla quota di co-finanziamento che deve essere versata da parte della Regione Sicilia, in assenza del quale si rischia il disimpegno delle somme con conseguenze deleterie sui progetti finanziati e sugli stessi bilanci degli Istituti scolastici coinvolti, già in grave difficoltà. I progetti riguardano almeno 90 scuole in Sicilia per importi prossimi ai 100.000 euro ciascuno. Ma sembra che altre azioni del P.O.N. presentino la medesima problematica”.
E infine una stoccata a Davide Faraone: "Il sottosegretario all'Istruzione, prestanome di Renzi in Sicilia – sottolinea Corrao - uomo di lotta e di governo in Sicilia, faccia almeno una cosa nell'interesse della scuola. Non riuscirà a ripristinare la sua immagine di fronte agli istituti scolastici ma non dovrà aggiungere questa responsabilità alle altre".
Sicilia, fondi PSR verso il disimpegno. M5S, “madornale errore di Crocetta e Barresi”
Sicilia, fondi PSR verso il disimpegno. M5S, “madornale errore di Crocetta e Barresi”
L’eurodeputato Ignazio Corrao: “pur non essendo noi l’Autorità di Gestione cerchiamo di convincere il Commissario europeo per l’agricoltura a concedere una proroga della scadenza.
La Barresi, allora Autorità di Gestione, ha toppato modus operandi ed arriva pure in ritardo”
“Crocetta e Barresi scandalosi colpevoli di affamare la Sicilia lasciandosi sfuggire i soldi del PSR destinati agli agricoltori. Pensano solo a poltrone e rimpasti con la connivenza dei vertici del partito democratico siciliano e nazionale”. A dichiararlo è l’europarlamentare M5S Ignazio Corrao che ha sottoscritto insieme ai colleghi pentastellati di Assemblea Regionale Siciliana e Camera dei Deputati una missiva rivolta direttamente al Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan per chiedere una proroga a Bruxelles per i fondi del PSR 2007-2013 destinati alla Sicilia, di fatto adesso vicini al disimpegno, il quale comporterebbe il fallimento certo delle aziende agricole siciliane. Secondo Corrao l’assessore Barresi avrebbe sbagliato modus operandi. “Ricordo alla Barresi che prima di essere assessore, era dirigente generale del dipartimento agricoltura, Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Quindi chi meglio di lei dovrebbe conoscere i regolamenti e le finestre per chiedere una proroga? Denotando una gravissima incompetenza – spiega Corrao – la Barresi è andata all’Ars riferendo in aula di aver chiesto la proroga alla Commissione Europea per il tramite di una interrogazione di una eurodeputata siciliana del PD. Cosa che non sta né in cielo né in terra, che non è scritta in alcun regolamento. La Barresi avrebbe dovuto avere le competenze per approntare una relazione tecnica ben dettagliata in cui si chiedeva già un anno fa all’Europa una proroga mostrando ad esempio le oltre 40 delibere di calamità naturali adottate da diversi Comuni siciliani per via degli effetti disastrosi del maltempo in Sicilia di questi ultimi anni. Delibere peraltro già raccolte dalla deputata dell’Ars Angela Foti”.
Altra questione sollevata dai portavoce M5S dei tre livelli, Ars, Camera ed Europa è quella relativa “all’assoluta inadeguatezza del sistema bancario siciliano nei confronti delle aziende agricole che avevano di fatto diritto d’accesso al PSR e che non potevano anticipare i soldi. Aziende che come da regolamento dovevano intanto avere il credito dalle banche ma che invece dalle banche hanno solo avuto ostacoli, lungaggini e porte sbattute in faccia”.
“Ci stiamo coordinando con i deputatati regionali e nazionali – chiosa Corrao - per fare più di quanto è in nostro potere per salvaguardare siciliani ed agricoltura siciliana. Abbiamo il dovere di provarci anche se con un’azione tardiva che non spettava certamente a noi dato che non siamo Autorità di Gestione. Stiamo difendendo realmente gli agricoltori pensando di sopperire alla mancanza totale di impegno dei rappresentanti politici di questa inetta maggioranza”.
Differenziata, Piazza Armerina a livelli record. Nei primi mesi punte del 60 per cento
Sfiorato il 60 per cento, collocando la città al primo posto della graduatoria regionale dei comuni sopra i 20.000 abitanti. È questo il tasso di raccolta differenziata raggiunto nella città di Piazza Armerina in cui, lo scorso dicembre, l’amministrazione Miroddi ha dato il via a questo importante passo alla sostenibilità ambientale.
A certificarlo, ad appena 7 mesi dall’avvio, sono i dati ISPRA dove, tra i capoluoghi di provincia siciliani, si attestano a valori nettamente inferiori: Ragusa (25,3%), Trapani (18,5%), Caltanissetta (12,%), Agrigento (12,00%), Palermo e Catania (10,1%), Enna (9,00%), Messina (6,00%) e Siracusa (3,%).
L’amministrazione riferisce che alcuni comuni che hanno iniziato da anni la differenziazione dei rifiuti vedono S. Michele di Ganzaria al 52%, Bisacquino al 48%, Valderice al 43%, Castelbuono al 42%.
“S’invitano tutti gli utenti a ritirare i sacchetti per la raccolta differenziata presso i capannoni del centro raccolta della Tekra, siti nei pressi dell’Ospedale Chiello, e che sono in distribuzione già da qualche giorno”.
Questo l’avviso dell’amministrazione per il ritiro dei sacchetti per la differenziata.