Ieri si è svolto a Niscemi il Consiglio Comunale monotematico inerente l’adesione alla Città Metropolitana di Catania.

Folta la partecipazione dei cittadini niscemesi, presenti anche cittadini gelesi al seguito del CSAG e cittadini di Piazza Armerina a seguito del Comitato Pro Referendum, tra loro anche alcuni consiglieri di Gela e Piazza Armerina.

Dopo l’intervento del Presidente del Consiglio, è stato subito chiesto il rinvio, tra i 19 presenti, 9 hanno votato a favore, 7 contro e 3 astenuti.

Il rinvio, chiesto dal Consigliere Giuseppe Rizzo, dal fronte del “SI” all’adesione, era stato precedentemente auspicato dalla Consulta Presieduta da Gaetano Buccheri e dal Comitato Liberi Consorzi di Niscemi Presieduto da Luigi Gualato. La richiesta scaturita dalla convocazione del Consiglio Comunale in tutta fretta durante la Conferenza dei Capigruppo da parte del fronte del “no”, pur sapendo che alcuni consiglieri erano impossibilitati a partecipare a questo importantissimo evento per la comunità niscemese, è stata subito contestata, ma si è preferito arrivare in aula.

Ma da questa votazione si possono fare le prime considerazioni, alcuni consiglieri, anche se la minoranza, seppur in forte imbarazzo dinanzi ai propri concittadini accorsi in massa, era indirizzato a votare “no”. Ma questi non coincidono con il volere dei cittadini di Niscemi, che dai sondaggi, dai volantinaggi, raccolte firme fatte dai promotori niscemesi, sono al 95% favorevoli all’adesione alla Città Metropolitana di Catania.

Cosa succede allora? Lo scollamento tra istituzioni e popolo, tipico della nostra Repubblica.

Le istituzioni, insensibili alle scelte del popolo, in nome del popolo scelgono per quest’ultimo. Ma la scelta a Niscemi è già avvenuta, nel 2014, votata all’unanimità da questo stesso consiglio e poi sottoposta a referendum confermativo, dove il 96% dei niscemesi ha scelto di uscire da Caltanissetta per aderire a Catania. Oggi la Regione chiede una RICONFERMA ai soli comuni che hanno svolto il referendum, 4 in tutta la Sicilia, segnale che anche alla Regione sanno che c’è una scelta valida da rispettare.

E allora cosa succede ad alcuni consiglieri di Niscemi?

Semplicemente, la scelta è politica, non ci sarà più nessun referendum popolare per confermare, quindi si decide… per altro.

Ma si può relegare la comunità di Niscemi ad estrema periferia di un territorio, isolata da tutti i comuni vicini, con i servizi a 90Km raggiungibili con collegamenti stradali da terzo mondo? Cosa potranno mai raccontare domani questi consiglieri ai propri concittadini, ai propri figli, quando vedranno i comuni intorno a loro progredire e sviluppare, perche frutto di una collaborazione tra comuni viciniori, mentre Niscemi isolata dal resto del territorio prenderà la via del declino?

Gela e Piazza Armerina hanno già scelto positivamente, ieri a Niscemi non c’erano né le istituzioni né i cittadini di Butera, Mazzarino o Caltanissetta, c’erano le istituzioni ed i cittadini di Gela e Piazza Armerina, le città consorelle, le città vicine, c’era la stampa di Gela, Piazza Armerina e Caltagirone, non c’era quella nissena. Questo sta a significare che queste comunità ci tengono tantissimo a stare insieme a Niscemi, queste comunità sono già con Catania, a prescindere dalla scelta di Niscemi, quindi il loro amore nei confronti dell’unità di questo territorio è disinteressato, lo fanno per spirito di collaborazione, perché sanno che Niscemi è una risorsa solo se lavora insieme ai comuni vicini e con cui c’è una secolare collaborazione.

Il 22 ottobre 2015, Niscemi avrà la forza per scegliere definitivamente il futuro, cambiando la sua storia. Alla fine anche a Niscemi prevarrà la volontà popolare, del resto della moltitudine di persone presenti, non c’era neanche un solo cittadino che si è schierato per rimanere con Caltanissetta, erano tutti lì pronti a festeggiare l’adesione a Catania, che è soltanto rinviata di pochi giorni.

Presto anche Niscemi festeggerà.

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Sono state già inviate la fine della scorsa settimana le delibere di adesione alla Città

Metropolitana di Catania, prodotte da Gela e Piazza Armerina. L’invio è avvenuto di fatto

contestualmente perché il consiglio comunale di Piazza Armerina, pur deliberando due

settimane dopo il civico consesso gelese, ha votato anche l’immediata esecutività dell’atto.

Le delibere di Gela e Piazza Armerina, più precisamente, sono state ex lege trasmesse

all’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali chiamato a predisporre il DDL che

esitato dalla Giunta regionale, verrà sottoposto all’Assemblea Regionale Siciliana per la

sua votazione. In sostanza si tratta più di una ratifica di ciò che queste comunità hanno

sostenuto (due delibere consiliari ed un referendum confermativo), nel pieno rispetto delle

Leggi promulgate dal Parlamento regionale. Infine seguirà la pubblicazione in Gazzetta

Ufficiale Regione Siciliana (Gurs) che, sancirà ufficialmente l’ingresso di queste comunità

nella Città Metropolitana di Catania.

Intanto a Niscemi si dibatte sull’ingresso alla Città Metropolitana. Da una parte i cittadini,

comitati, consulte e associazioni che, spingono per riconfermare le scelte già fatte, quindi

l’ingresso di Niscemi nella Città Metropolitana. Dall’altra, uno sparuto gruppo inserito nelle

istituzioni, che con fantasiose e irrazionali motivazioni, vorrebbe far rimanere Niscemi con

Caltanissetta. Alla fine, come del resto è già successo a Gela e Piazza Armerina, la

volontà del popolo prevarrà, con grande dispiacere dei pochi che, per mire puramente

personalistiche, vorrebbero condurre Niscemi nel deserto economico. Ma il popolo è

sovrano, anche a Niscemi.

Piuttosto, appare sempre più opportuna la convocazione del consiglio comunale

niscemese in seduta monotematica. Infatti, è giunta conferma dell’avvenuta “impugnativa

cautelativa” da parte del Consiglio dei Ministri della Legge regionale 15/2015, nella parte in

cui contrasta con la Legge Delrio, come era già stato palesemente preannunciato. Il

Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Ministro degli Affari Esteri e della

cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni e con le funzioni di Segretario svolte dal

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, ha infatti

esaminato diciannove leggi delle Regioni e delle Province Autonome, deliberando

l’impugnativa, fra le altre, della Legge Regione Sicilia n. 15 del 4 agosto 2015, recante

“Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane”. Secondo quanto

si legge testualmente nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, «Il Consiglio dei Ministri,

prendendo atto della lettera del Presidente della Regione Siciliana con la quale si impegna

ad apportare alcune modifiche alla legge regionale N°15/2015, ha deliberato l’impugnativa

della suddetta legge in quanto, sul piano strettamente tecnico, talune disposizioni sono in

contrasto con la legge N° 56/2014 (Legge Delrio), quale legge di grande riforma

economica e sociale. In caso di approvazione di una nuova normativa da parte

dell’Assemblea regionale siciliana, che vada nel senso dei rilievi contenuti

nell’impugnazione, il Governo si impegna a valutare l’opportunità di ritirare il ricorso».

Materia del contendere, dunque, non è quella relativa alle adesioni di Gela, Piazza

Armerina e/o Niscemi alla Città metropolitana, bensì come già trapelato insistentemente,

le modalità di individuazione, elezione e composizione degli organi di indirizzo politico dei

nuovi enti di area vasta. Va da sé che con la delibera di Niscemi e la sua celere

trasmissione al Governo regionale, quest’ultimo potrà predisporre nello stesso DDL

l’avvenuta modificazione dei confini territoriali e le correzioni al testo normativo sollecitate

dalla suddetta impugnativa. Niscemi, dunque, faccia presto!

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In riferimento alla legge regionale N° 15 del 4/8/2015 “Disposizioni in materia di liberi consorzi e città metropolitane”; Consiglio Comunale del 28Settembre per l’adesione alla città di Catania

il Comitato  Pro  Referendum    Piazza   Armerina invita, oltre i cittadini Piazzesi, i cittadini dei comitati cittadini di Gela e Niscemi ad assistere al consiglio comunale del 28 Settembre per l’adesione alla città metropolitana di Catania.

L'obbiettivo è quello di far visionare il lavoro del consiglio comunale tramite uno schermo posizionato in Piazza Garibaldi

 

 

IN ALLEGATO IL COMUNICATO STAMPA:

 

Comitato pro Referendum

 

Al Sig Sindaco dott. Filippo Miroddi
Al Presidente Consiglio sig. La Matttina ,

di Piazza Armerina

Oggetto:

  • 1)  partecipazione dei cittadini al consiglio comunale del 28 Settembre per l’adesione alla città metropolitana di Catania
  • 2)  Logistica locali Consiglio comunale
  • 3)  Richiesta di audizione del portavoce del comitato in occasione della seduta
    di consiglio comunale

Riferimenti ; legge regionale N° 15 del 4/8/2015 “Disposizioni in materia di liberi consorzi e città metropolitane”; Consiglio Comunale del 28Settembre per l’adesione alla città di Catania

 

 

Lo scrivente Comitato Pro Referendum nella persona del suo portavoce sig. Salvatore Murella

Informa:

 

che in occasione e per quanto in oggetto parteciperanno , oltre ai Piazzesi, i cittadini dei comitati cittadini di Gela e Niscemi per cui si rinnova la richiesta fatta precedentemente e cioè “ far assistere tutti ai lavori del consiglio comunale tramite uno schermo posizionato in Piazza Garibaldi

 

 

Pertanto ad integrazione di quanto già chiesto il 24 Agosto e il 1 Settembre

chiede:

  • 1)  di essere ascoltati in occasione dei lavori del consiglio comunale così come previsto dall’art 52 dello statuto comunale ( Istanze petizioni proposte) e disciplinata dall’ art. 2 del regolamento per la partecipazione popolare alla attività del Comune
  • 2)  se esiste la possibilità di rendere immediatamente esecutiva la delibera del consiglio per assicurare , agli organi istituzionali della nostra città, la partecipazione alla elezione degli organi di governo della città metropolitana di Catania.
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Il 30 luglio 2015 l’ARS ha approvato la nuova Legge che istituisce e regolamenta le tre Città Metropolitane ed i sei Liberi Consorzi di Comuni siciliani.

 A seguitò di ciò e al fine di informare meglio la cittadinanza attraverso i mezzi di comunicazione, è indetta una conferenza stampa congiunta del CSAG (comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese), Comitato Pro Referendum Piazza Armerina, Comitato Liberi Consorzi Niscemi, inoltre, sono stati invitati a partecipare i Sindaci di Gela, Niscemi e Piazza Armerina.

La conferenza stampa si svolgerà presso la sede del CSAG, in Corso Vittorio Emanuele 74, Gela, giovedì 6 agosto 2015, alle ore 10:00.

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30 Maggio 2015. Presso la Sala delle luci del comune di Piazza Armerina, su invito del Sindaco Filippo Miroddi, il sen. Enzo Bianco è venuto a Piazza Armerina per incontrare i rappresentanti dei Liberi Consorzi - di Piazza Armerina, Niscemi e Gela - per parlare del tema scottante dell'adesione dei suddetti comuni all'adesione alla città Metropolitana di Catania.

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