Alla presenza del Presidente provinciale Maurizio Prestifilippo e dei componenti della Giunta provinciale Salvatore Catania, Gaetano Di Nicolò, Orazio Bonina e Antonio Scordo, l’Assemblea dei soci Confcommercio ha provveduto a rinnovare le cariche sociali della Delegazione comunale Confcommercio della Città di Enna.

Ha aperto l’Assemblea il Presidente Maurizio Prestifilippo, che ha voluto sottolineare l’importanza di rafforzare il maggiore sindacato dei commercianti nella Città di Enna, per affrontare uniti le problematiche legate alla crisi persistente e cercare un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale. “E’ per questo che a Enna – ha detto Prestifilippo -  necessita formare una squadra di dirigenti Confcommercio determinata, compatta e propositiva, capace di studiare nuove strategie e di avanzare proposte concrete di sviluppo La speranza è che il direttivo eletto, anche grazie alla determinazione tipica delle donne imprenditrici, riesca a fortificare lo spirito consociativo dei commercianti di Enna, strumento indispensabile per superare insieme le difficoltà in cui versano le imprese dell’ennese”.

Successiva all’apertura, sono intervenuti i vice presidenti Salvatore Catania e Gaetano Di Nicolò, i quali hanno voluto salutare i presenti e augurare al nuovo direttivo di svolgere con passione il delicato compito di accompagnare fuori dalla crisi le imprese della Città capoluogo attraverso una serie di iniziative atte ad invertire la rotta.Al termine degli interventi, l’Assemblea dei soci ha eletto i componenti del Consiglio Direttivo della Delegazione comunale: il nuovo Presidente della Delegazione comunale Confcommercio Imprese per l’Italia della Città di Enna è risultato essere Fabiola Lo Presti, che sarà affiancata nel suo compito dai Consiglieri  Nietta Bruno, Giuseppina Capizzi, Dario Di Miceli, Alessandro Incardona, Luisa Nasello, Anna Maria Nasonte, Angelo Pastorelli e Flavia Tomasello.

“Ringrazio di cuore i colleghi che mi hanno voluto riconfermare nell’impegnativo ruolo di Presidente della Delegazione comunale di Enna – ha detto il neo presidente Fabiola Lo Presti. La nostra squadra è composta da un gruppo misto di aziende ‘storiche’ e nuove attività, credibilità e serietà di aziende che operano da tempo sul territorio e di nuove che hanno investito e creduto sulle potenzialità del territorio. Abbiamo tante sfide da raccogliere ed il compito delicato di trovare le soluzioni ai numerosi problemi che stanno strangolando il mondo del commercio ad Enna. La nuova delegazione – sottolinea Lo Presti - dovrà tornare ad essere il punto di riferimento delle attività commerciali e quindi di avere la capacità di interpretare e rappresentare necessità ed istanze del tessuto imprenditoriale locale. Adesso dobbiamo rafforzare la sinergia con tutte le forze sindacali, al fine di creare un costante e costruttivo rapporto con le istituzioni, alle quali ci proponiamo come attenti interlocutori”.

Pubblicato in Politica

Negli ultimi giorni i sindaci di Aidone, Assoro, Barrafranca, Leonforte, Mazzarino, Nissoria e Piazza Armerina, si sono incatenati davanti agli uffici dell’assessorato regionale alla Salute, per contestare il depotenziamento delle strutture ospedaliere. L’iniziativa dei sindaci trova l’appoggio del Comitato Pro Salute di Leonforte.

Non si ferma quindi la protesta e dalle parole si passa ai fatti per difendere il diritto alla salute.

 

Pubblicato in Politica

Sono state già inviate la fine della scorsa settimana le delibere di adesione alla Città

Metropolitana di Catania, prodotte da Gela e Piazza Armerina. L’invio è avvenuto di fatto

contestualmente perché il consiglio comunale di Piazza Armerina, pur deliberando due

settimane dopo il civico consesso gelese, ha votato anche l’immediata esecutività dell’atto.

Le delibere di Gela e Piazza Armerina, più precisamente, sono state ex lege trasmesse

all’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali chiamato a predisporre il DDL che

esitato dalla Giunta regionale, verrà sottoposto all’Assemblea Regionale Siciliana per la

sua votazione. In sostanza si tratta più di una ratifica di ciò che queste comunità hanno

sostenuto (due delibere consiliari ed un referendum confermativo), nel pieno rispetto delle

Leggi promulgate dal Parlamento regionale. Infine seguirà la pubblicazione in Gazzetta

Ufficiale Regione Siciliana (Gurs) che, sancirà ufficialmente l’ingresso di queste comunità

nella Città Metropolitana di Catania.

Intanto a Niscemi si dibatte sull’ingresso alla Città Metropolitana. Da una parte i cittadini,

comitati, consulte e associazioni che, spingono per riconfermare le scelte già fatte, quindi

l’ingresso di Niscemi nella Città Metropolitana. Dall’altra, uno sparuto gruppo inserito nelle

istituzioni, che con fantasiose e irrazionali motivazioni, vorrebbe far rimanere Niscemi con

Caltanissetta. Alla fine, come del resto è già successo a Gela e Piazza Armerina, la

volontà del popolo prevarrà, con grande dispiacere dei pochi che, per mire puramente

personalistiche, vorrebbero condurre Niscemi nel deserto economico. Ma il popolo è

sovrano, anche a Niscemi.

Piuttosto, appare sempre più opportuna la convocazione del consiglio comunale

niscemese in seduta monotematica. Infatti, è giunta conferma dell’avvenuta “impugnativa

cautelativa” da parte del Consiglio dei Ministri della Legge regionale 15/2015, nella parte in

cui contrasta con la Legge Delrio, come era già stato palesemente preannunciato. Il

Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Ministro degli Affari Esteri e della

cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni e con le funzioni di Segretario svolte dal

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, ha infatti

esaminato diciannove leggi delle Regioni e delle Province Autonome, deliberando

l’impugnativa, fra le altre, della Legge Regione Sicilia n. 15 del 4 agosto 2015, recante

“Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane”. Secondo quanto

si legge testualmente nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, «Il Consiglio dei Ministri,

prendendo atto della lettera del Presidente della Regione Siciliana con la quale si impegna

ad apportare alcune modifiche alla legge regionale N°15/2015, ha deliberato l’impugnativa

della suddetta legge in quanto, sul piano strettamente tecnico, talune disposizioni sono in

contrasto con la legge N° 56/2014 (Legge Delrio), quale legge di grande riforma

economica e sociale. In caso di approvazione di una nuova normativa da parte

dell’Assemblea regionale siciliana, che vada nel senso dei rilievi contenuti

nell’impugnazione, il Governo si impegna a valutare l’opportunità di ritirare il ricorso».

Materia del contendere, dunque, non è quella relativa alle adesioni di Gela, Piazza

Armerina e/o Niscemi alla Città metropolitana, bensì come già trapelato insistentemente,

le modalità di individuazione, elezione e composizione degli organi di indirizzo politico dei

nuovi enti di area vasta. Va da sé che con la delibera di Niscemi e la sua celere

trasmissione al Governo regionale, quest’ultimo potrà predisporre nello stesso DDL

l’avvenuta modificazione dei confini territoriali e le correzioni al testo normativo sollecitate

dalla suddetta impugnativa. Niscemi, dunque, faccia presto!

Pubblicato in Politica

Il 7 Agosto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana (GURS) n °32, la Legge Regionale 4 agosto 2015 n° 15, che stabilisce tempi e modi per il completamento della riforma per l'adesione alla città metropolitane. "Bisogna fare in fretta - dichiara Salvatore Murella, del Comitato Pro Referendum - poiché A Piazza Armerina restano 70 giorni da oggi come recita l’art. 44 comma 1 e l’art. 52 comma 1, per poter cambiare le sorti di questa città. Bisogna quindi produrre la delibera consiliare di adesione alla Città Metropolitana di Catania immediatamente. Per evitare di transitare nella Città Metropolitana di Catania dopo che gli organi di governo saranno stati scelti, il tutto deve essere fatto in tempi strettissimi in modo che i nostri rappresentanti e cioè i Consiglieri comunali ed il Sindaco ,possano votare per la scelta degli organi di governo con tutto quello che significa e che ne può derivarne". Alla luce di ciò, il Comitato Pro Referendum ha inoltrato due richieste specifiche al Presidente del Consiglio Comunale: 1) Di essere ascoltati durante la seduta per relazionare i consiglieri comunali dell’iter che ha portato alla promulgazione della legge N° 15 del 4 agosto 2015 che segnerà una svolta per il futuro della citta; 2) di valutare la celebrazione della seduta di consiglio in locali più capienti e/o in alternativa poterlo trasmettere in Piazza Garibaldi con idonei strumenti informatici.

Pubblicato in Politica

L'opinione di Tommaso GUARINO, SEGRETARIO TERRITORIALE CISL

L'approvazione da parte dell'Ars della nuova legge sui liberi consorzi dei comuni per il nostro territorio e' un fatto positivo. Finalmente si volta pagina.
La nuova legge dà nuove opportunità di crescita ai territori,solamente se questi, con le varie rappresentanze, avranno la capacità di restare uniti, di fare squadra e proporre un nuovo modo di rappresentare, progettare il futuro del territorio. È proprio per questo che bisogna evitare di dividersi, poiché la divisione non porta benefici a nessuno, anzi.
Ad esempio, il comune di Piazza Armerina guarda all'ipotesi di adesione alla città metropolitana di Catania, in quanto la normativa della costituzione dei liberi consorzi consegna ad esso una chance di riscatto.

Su questa decisione " separatista" pesano le scelte del passato e la marginalizzazione con cui sono stati trattati molti comuni e i loro abitanti.
Credo che, al di là dei diversi punti di vista, bisogna interrogarsi sui perché.
Mi auguro che il ceto politico di Piazza Armerina, nelle scelte che andrà ad operare, discutendo serenamente, tenga conto degli interessi dei cittadini e auspico che i Piazzesi scelgano di rimanere assieme al resto dei comuni delle aree interne.
Penso che sia arrivato il momento in cui tutte le persone di buona volontà devono fare sinergia per affrontare le difficoltà, poiché queste non risolvono il problema di una convivenza forzata per legge.
Bisognerebbe mettere da parte i campanilismi e ricercare ciò che unisce e non ciò che divide.
Dobbiamo creare le condizioni tutti assieme, forze sociali, imprenditoriali, istituzioni, affinché tutto il territorio della ex provincia di Enna diventi protagonista di una nuova stagione delle aree interne della Sicilia, guardando al futuro con la consapevolezza che il passato, con i suoi protagonisti, non tornerà, ma che si possono aprire nuove frontiere nell'interesse dei cittadini tutti ma sopratutto delle nuove generazioni.

Altro aspetto importante, per realizzare un progetto di rilancio di tutto il territorio della ex provincia di Enna, e' la richiesta che, a mio avviso, il nuovo libero consorzio dovrebbe avanzare per far parte delDistretto Sud-Est di Catania, Siracusa e Ragusa. Strumento giusto e idoneo per valorizzare e far crescere tutta l'area.

Ritengo che un libero consorzio dei comuni forte, a mio avviso, dovrebbe comprendere tutti i 20 comuni della ex provincia che mantengano ognuno la propria identità, anche storica e sociale, ma che guardino a un unico obiettivo, quello dello sviluppo condiviso.

Il nuovo libero consorzio dovrà essere centro di condivisione, programmando e progettando con tutti i comuni piani di sviluppo strategici con visioni caratterizzanti l'economia del territorio e le peculiarità sociali in una visione europea e non localistica.

Infine, mi auguro che a novembre il libero consorzio assuma piena agibilità istituzionale con l'elezione dei propri organi di governo, eche si proceda immediatamente al confronto con il sindacato per rendere più efficienti i servizi alla comunità nel territorio e per realizzare una progettualità per migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.

Pubblicato in Politica

 

La parlamentare M5S Azzurra Cancelleri scrive al Ministro del Rio e al commissario Foti: “Prestate attenzione e ripristinate le strade da noi segnalate perché riversano in gravi condizioni di sicurezza”

“Stanziare le somme dell’emergenza viabilità in Sicilia anche per risistemare tutte quelle strade danneggiate gravemente dal maltempo che ha sferzato l’isola negli ultimi anni”. A chiederlo è la parlamentare nissena del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri, che dopo aver chiesto ai meet up M5S delle provincie di Caltanissetta, Agrigento, Enna, Messina, Palermo e Trapani un dettagliato elenco di strade provinciali e statali danneggiate dal maltempo e dall'assenza di manutenzione, ha formalizzato tale richiesta direttamente al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ed al Commissario dell’Anas Calogero Foti. “Preso atto – scrive la deputata nissena - che, a seguito dell’emanazione da parte del Capo del Dipartimento della Protezione Civile in data 30 maggio 2015 dell’Ordinanza OCDPC n. 257/2015: Primi interventi urgenti per il maltempo dal 16 febbraio al 10 aprile 2015 nelle province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Trapani pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2015, si è reso necessario procedere alla ricognizione degli interventi per il ripristino delle strutture viarie danneggiate recentemente e si suggeriscono una serie di segnalazioni dettagliate di danni riscontati nelle suddette strade nei territori indicati nella stessa ordinanza. Mi auguro – si legge ancora nel documento - che le mie indicazioni (avute da semplici cittadini che ogni giorno percorrono queste strade dissestate e pericolose) saranno prese in seria considerazione in quanto i percorsi segnalati sono davvero da ripristinare per eliminare i gravi pericoli che minacciano l'incolumità del viaggiatore e rendere le strade del tutto sicure”. Le segnalazioni censite come pericolose e meritevoli di interventi urgenti nei territori elencati, sono in totale 56, dettagliatamente descritte in un elenco consegnato al Ministro Del Rio ed al Commissario Foti. “Un lavoro importantissimo quello svolto dagli attivisti dei meet-up, grazie al quale abbiamo potuto redigere un preciso elenco di strade, progressive chilometriche e dissesti, che necessitano urgente intervento. Nell’attesa adesso di un segnale concreto da parte del Ministero – conclude la parlamentare nissena - ringrazio tutti coloro i quali abbiamo lavorato nella stesura di tale dettagliato report”.

Pubblicato in Politica