Lunedì 14 alle ore 09:00 del mattino, i trenta consiglieri del comune di Gela saranno chiamati a votare la delibera di adesione alla Città Metropolitana di Catania. I trenta consiglieri dovranno dire si o no su un argomento molto seguito, che cambierà la storia di questo territorio.
Di seguito il comunicato stampa ufficiale:
Gela 11 settembre 2015
COMUNICATO STAMPA
"La storia siamo noi. Può sembrare una delle tante frasi fatte o semplicemente il titolo di un programma televisivo, ma non è così.Forse per la prima volta in Italia, la popolazione, con uno sforzo costante nel tempo, riesce a smuovere ciò che tutti pensavano fosse irremovibile.Accade in Sicilia, a Gela, la Città che in troppi hanno maltrattata e vilipesa, dall’interno e dall’esterno, che però, ha dato e sta continuando a dare una lezione di democrazia, a tutta l’Italia.
Qui i cittadini partecipano attivamente da 10 anni, alle iniziative portate avanti da un gruppo di associazioni aggregatesi attorno ad un progetto, lo sviluppo dell’area gelese, per modificare gli errori commessi dai Borboni nel 1818 ed aggravati da Mussolini nel 1927: i confini dell’ente intermedio.In questo lungo viaggio, Gela non è stata sola, è accompagnata da altre due importanti cittadine siciliane, Piazza Armerina e Niscemi, che condividono con Gela le stesse scelte.
In questo territorio è nata la prima proposta di Legge di iniziativa popolare siciliana, nel 2010,sottoscritta da 18.655 cittadini del territorio interessato, la prima iniziativa popolare, anche italiana, se si considera l’argomento: Istituzione della Provincia Regionale di Gela. La prima richiesta popolare italiana per l’istituzione di un ente intermedio, mentre tutti gli altri enti sono stati creati da regnanti, dittatori e da politici. Sempre in questo territorio, sono stati celebrati i primi referendum confermativi siciliani, nel 2014, per confermare l’adesione al Libero Consorzio di Comuni di Catania, già deliberata dai rispettivi consigli comunali. La partecipazione elevata, 32.000 cittadini si mobilitano, tra essi, il 99% si esprime per il si.
Mentre nel resto d’Italia queste problematiche sono state risolte decine di anni fa, creando nuovi enti intermedi in quasi tutte le regioni, qui in Sicilia, Regione a Statuto Speciale con competenza esclusiva sull’ente intermedio , in onore al celebre scritto di Tomasi Di Lampedusa, “Il Gattopardo”, si preferisce cambiare tutto per non cambiare niente. Così, in tema di ente intermedio, cambiamo di tanto in tanto solo il loro nome.
Così è stato con la L.R. 9/86, con la L.R 8/14, con la L.R 15/15. Però, questa volta qualcosa è cambiato, i cittadini, il popolo sovrano dell’art. 1 della Costituzione Italiana, ha deciso di esercitare il suo ruolo e determinare il futuro.
Ed è così che le popolazioni di Gela, Niscemi e Piazza Armerina si accingono a cambiare la storia, a prendere l’iniziativa e pretendere ciò che reputano opportuno e giusto.Gela è la prima delle tre cittadine ad esercitare la scelta. Lunedì 14 alle ore 09:00 del mattino, i trenta consiglieri gelesi saranno chiamati a votare la delibera di adesione alla Città Metropolitana di Catania, ultimo passaggio burocratico per completare un iter volutamente lungo.
30 Consiglieri che dovranno dire si o no su un argomento molto seguito e che cambierà la storia di questo territorio, se si, Gela sarà la più grande città d’Italia a cambiare ente intermedio, avrà nuove opportunità, uscirà da un territorio economicamente depresso per entrare in un territorio economicamente e culturalmente dinamico. Diversamente ci attendono altri 200 anni di inerzia.
Ma la decisone non è solo dei trenta consiglieri o dei soli cittadini che, del resto si sono già espressi con il referendum confermativo del 13 luglio 2014, la decisione è della città tutta, la partecipazione massiccia alle iniziative già affrontate, i sondaggi televisivi e sulla rete, sono una garanzia per sostenere che, in questa vicenda c’è l’interesse di tutta la città. Un cambiamento radicale e storico, per la quale sarà importante esserci, sia per i 30 consiglieri, sia per i cittadini, perché lunedì si scriverà una pagina di storia, e mai come in questo caso, visto la partecipazione e l’attivismo della popolazione gelese, possiamo affermare: “La storia siamo noi”.
Filippo Franzone
Portavoce Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese
Unione di Associazioni
Presidente comitato Progetto Provincia