GLOBAL COMPACT. LA FARSA DI UN UOMO RIDICOLO (VIDEO)

Il Global Compact è l’accordo voluto dall’ONU per dare una risposta globale al problema della migrazione. Nel 2016, nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, è stato firmato da oltre 190 Paesi. I punti principali sono la lotta alla xenofobia, la lotta allo sfruttamento, il contrasto del traffico di esseri umani, il potenziamento dei sistemi di integrazione, l'assistenza umanitaria, programmi di sviluppo e procedure di frontiera nel rispetto del diritto internazionale, a iniziare dalla Convenzione sui rifugiati del 1951.
Per garantire una migrazione “disciplinata, sicura, regolare e responsabile”, vengono previsti dunque una serie di impegni da parte dei Paesi ospitanti come la lotta contro lo sfruttamento, il razzismo e la xenofobia, il salvataggio delle persone in fuga, la garanzia di mettere in atto procedure di frontiera eque e in linea con il diritto internazionale. Tutta roba che solo a sentirne parlare provoca a Salvini e Giorgia Meloni l'orticaria.


I Paesi che da subito si sono dichiarati contrari a questo accordo sono Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria (Il gruppo di Visegrad). A questi si sono poi aggiunti Austria, Bulgaria, Svizzera e, da ieri, anche l’Italia se come potrebbe avvenire, il Parlamento avallasse la posizione espressa dal vicepremier Matteo Salvini, dopo aver incassato, con la complicità del M5S, la nefanda legge su sicurezza e immigrazione.
Dunque, i prossimi 10 e 11 dicembre a Marraketch,città in cui si procederà alla firma del global contact, l'Italia, salvo imprevedibili sorprese, non ci sarà.
Non ci sarà nonostante il solenne impegno assunto dall' avv. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio italiano, nel corso dello speech tenuto lo scorso 26 settembre in cui ha affermato " (..) sosteniamo il Global compact su migrazioni e rifugiati. si tratta di una sfida che può e deve essere accolta con un approccio di responsabilità condivisa (..)".
Il protagonista di uno dei film di Bernardo Bertolucci, La tragedia di un uomo ridicolo, così descriveva se stesso: “Lo so che sono ridicolo. Però c’ho il mio stile”.
Ecco, codesta è una definizione che si attaglia perfettamente al nostro Premier, consapevole di contare quanto il due nel gioco della briscola, si acconcia con una poco invidiabile faccia di bronzo a inanellare figuracce sul piano internazionale, l'unico terreno che i due vicepremeier apparentemente gli hanno consentito di arare: dalla sconcertante Conferenza sulla Libia, ai finora infruttuosi tentativi di convincere la Commissione europea a valutare una modifica ancorché parziale dell'atteggiamento verso la legge di bilancio, a quest'ultimo episodio che, in verità, appare tanto nella forma, quanto nella sostanza l'ennesimo colpo di maglio inferto da Matteo Salvini ad un'impalcatura di sistema che sta scientemente demolendo dalle fondamenta.
Nella forma: non si è mai visto, salvo che nella Cina del dopo Mao dove a farla da padrone era il viceprimoministro Deng Xiao Ping (chi fosse il primo ministro è arduo ricordarlo) che un membro del governo, per quanto autorevole anticipi le dichiarazioni del Premier.
E' successo ieri sul tema Global compact. Salvini, nell'affermare la sua contrarietà alla firma, ha annunciato una dichiarazione ufficiale di Conte. Dichiarazione che, è lecito sospettarlo, sarà stata scritta da Rocco Casalino sotto dettatura di Salvini, mostrata per conoscenza a Conte e poi diffusa allae agenzie.
Nella sostanza: quale grado di credibilità sul piano internazionale può avere il Capo del governo di un Paese del G8 che a settembre giura solennemente parlando all'Assemblea massimo consesso delle nazioni, che il Paese che rappresenta aderisce ad una iniziativa per poi, dopo soli due mesi, compiere un'inversione a U e sostenere in patria, su imposizione del suo dante causa politica, l'esatto contrario?
La situazione si fa fecendo veramente drammatica: con un Premier che non conta nulla, con uno dei due vice che è un'anatra zoppa, alle prese con seri problemi di credibilità personale, con i titolari di due tra i ministeri più importanti, Economia e Affari esteri, ridotti al rango di passacarte Matteo Salvini sta dilagando senza che vi sia nessuno in grado di in grado di arrestare la sua pur resistibile ascesa.
L'unico che oggi potrebbe farlo, in un risveglio di dignità personale oltrechè politica, dovrebbe essre il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Anche a costo di tornare a fare il docente universitario.
Non lo farà. Perché dell'uomo ridicolo ha certamente lo stile e sostanza. E che la farsa continui!

GUARDA LO SPEECH DI GIUSEPPE CONTE ALL'ASSEMBLEA GENERALE DELL'ONU